Si avvia alla conclusione, la nostra rassegna delle squadre della Super League svizzera, in sosta invernale: oggi è il turno del San Gallo.
Il Fussballclub Sankt Gallen 1879 è uno dei club calcistici più vecchi della Svizzera: la sua fondazione risale, infatti, al 1879. Forse proprio per questo motivo, quella sangallese è da considerarsi una delle tifoserie più appassionate del panorama calcistico rossocrociato. La squadra biancoverde ha giocato, per decenni, nello stadio “Hespenmoos”, considerato uno dei più “caldi” del Paese. Tanta passione, meritava però qualcosa di più moderno: e così, nel 2008, è stata inaugurata l’AFG Arena, un gioiellino da quasi 20.000 posti, tutti a sedere, costato 340 milioni di Franchi (in parte messi da privati). E la risposta dei tifosi è stata (ed è) più che positiva: a oggi, hanno assistito, alle partite dei biancoverdi, 116’762 tifosi (media 12’974 a incontro). Si tenga presente, per valutare questi numeri, che la città ha meno di 75.000 residenti, e che la passione calcistica dei suoi abitanti (il Cantone è abbastanza popoloso, contando meno di 500.000 residenti) si divide con i bianconeri del Wil, squadra di Challenge League che sta ottenendo discreti risultati, ultimamente “rifondata” da ambiziosi investitori esteri.
Il palmarès della compagine non è ricchissimo, contando solo due vittorie in campionato (1903/1904 e 1999/2000) e una in Coppa svizzera (1968/69, mentre l’ultima apparizione in finale risale alla stagione 1997/98: sconfitta con il Losanna ai calci di rigore, dopo che la partita si era conclusa 2-2 al termine dei supplementari). In Europa, recentemente, il club ha raggiunto, nella stagione 2013/14, la fase a gironi di Europa League, senza passare al turno successivo. Tuttavia, i biancoverdi possono vantare su un seguito di pubblico numeroso (il terzo in Svizzera, dopo Basilea e Young Boys). Del resto, anche in questo Cantone non abbiamo squadre di hockey su ghiaccio di una certa importanza: la più importante, nel Cantone, è infatti quella del Rapperswil-Jona Lakers la quale, pur militando nella massima serie, non ha mai vinto titoli di livello nazionale.
In questa stagione, il San Gallo aveva iniziato la stagione con Jeff Saibene alla guida (sulla panchina biancoverde dal 2011). Tuttavia, dopo una partenza faticosa (con cinque sconfitte in nove incontri, a fronte di sole due vittorie, e un pareggio), l’allenatore lussemburghese rassegnava le proprie dimissioni (per poi approdare, il mese successivo, sulla panchina del Thun). A sostituirlo, il bavarese Joe Zinnbauer, tecnico non di prima fila, ma conosciuto come un grande motivatore. E, al debutto contro il Thun, sul campo amico, l’allenatore tedesco otteneva subito una vittoria. Il suo bilancio, alla fine del girone d’andata, è di 4 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte. Complessivamente, il San Gallo ha totalizzato, quindi, 23 punti (19 reti segnate, e 21 subite), e si trova a sole tre lunghezze dalla zona “nobile” della graduatoria. In Coppa svizzera è stato invece eliminato, agli ottavi di finale, dal Lucerna.
Come gioca il San Gallo di Zinnbauer? Il tecnico schiera la sua squadra in modo differente, normalmente sulla base dell’avversario che ha di fronte: 4-4-2 o 4-1-4-1. La difesa è piuttosto solida, perlomeno rispetto alle avversarie: con 21 reti subite, sono la seconda della Super League. Merito, in questo, anche del portiere Daniel Lopar, sicuramente tra gli elementi più interessanti di questa compagine (anche se, in termini assoluti, significa più di una rete subita a partita). L’attacco, invece, con 19 centri totali, è il secondo peggiore della competizione. E questo, a lungo andare, potrebbe essere un handicap non indifferente. Cannoniere della squadra è il serbo Danijel Aleksić, autore di 4 gol in 16 presenze (delle quali 2 nella prima partita, contro il Lugano): non proprio una media da attaccante di peso, in grado di spostare gli equilibri.
Dove può arrivare il San Gallo? A nostro parere, a meno di crolli (che appaiono improbabili), la squadra si salverà sicuramente: la tenuta difensiva, in un campionato come la Super League, è un elemento in grado di fare la differenza. Tuttavia, anche se la classifica permetterebbe di fare un discorso di lotta per l’Europa, difficilmente i biancoverdi potranno dire la loro: Sion e, soprattutto, Lucerna, appaiono più quadrati. Ai vallesani, peraltro, è mancato Konaté, nell’ultimo periodo, per infortunio: e il senegalese, è un giocatore in grado di fare la differenza, quando è in giornata. Dovendo, quindi, fare un pronostico, diciamo: salvezza tranquilla, per i ragazzi di Zinnbauer.
(8 – Continua)