La nostra carrellata sulle squadre della Raiffeisen Super League, in sosta invernale, prosegue: oggi, è il turno dello Zurigo.
L’FC Zurigo (Fussball Club Zürich) è sicuramente una delle squadre di calcio più conosciute della Svizzera, anche all’estero: numerosissime, infatti, sono state le partecipazioni della compagine tigurina alle competizioni internazionali. In un’edizione della Champions League (stagione 2009/10), i biancoblù si presero anche la soddisfazione di espugnare, per una rete a zero, San Siro rossonero, con una prestazione che, a qualcuno, fece venire in mente la celebre vittoria, alcune stagioni prima, del Lugano, sempre a San Siro, ma contro l’Inter. Vale la pena di ricordare che le conseguenze, per le squadre milanesi, furono differenti (l’Inter, trattandosi del ritorno di un doppio confronto a eliminazione diretta, uscì dalla competizione, mentre il Milan, sconfitto in una partita di fase a gironi, passò al turno successivo), ma il precedente rimane.
Nella sua storia, la squadra tigurina vanta 12 vittorie del massimo campionato, alle quali vanno aggiunti 8 trionfi in Coppa svizzera: questo palmarès la colloca, di diritto, tra le “Grandi” del calcio elvetico. Lo Züri è grande rivale, ovviamente dei dirimpettai del Grasshopper; ma soprattutto, molto sentita è l’acredine con i tifosi del Basilea. I sostenitori delle due squadre, infatti, sono stati sovente protagonisti di tafferugli memorabili: uno di questi, a Berna, dopo la finale di Coppa svizzera 2013/14, ha provocato l’ostracismo delle Autorità della Capitale federale nei confronti della manifestazione.
Quest’anno, i biancoblù partivano dal terzo posto della scorsa stagione (53 punti, frutto di 15 vittorie, 8 pareggi e 13 sconfitte; 55 le reti segnate, 48 subite), e quindi tutto faceva ben sperare per la nuova stagione. La squadra di Urs Meier, inizialmente disimpegnatasi abbastanza bene nelle prime amichevoli estive, pareggiava le prime due partite in campionato, venendo però sconfitta in casa nell’andata del preliminare di Europa League con la Dinamo Minsk, e poi nel derby con il Grasshopper due giorni dopo. A seguito di questa brutta partenza, il 3 agosto il presidente Canepa esonerava l’allenatore.
La squadra subiva l’eliminazione nei preliminari di Europa League, sfortunata perché giunta dopo una partita coraggiosa, che aveva visto i tigurini recuperare lo svantaggio nei tempi regolamentari, cedendo però nei supplementari della partita di ritorno. Il 21 agosto, veniva annunciato l’arrivo di Sami Hyypiä sulla panchina zurighese, ma le cose hanno continuato ad andare male: pur con un organico di tutto rispetto, l’FC Zurigo, al termine del girone d’andata, si trova al penultimo posto con 17 punti (frutto di sole 3 vittorie, 8 pareggi e 7 sconfitte). 27 le reti segnate: ma, con ben 40 subite, la difesa biancoblù è ampiamente la più perforata del torneo (-13 la differenza reti, la peggiore in Super League).
Decisamente migliore il cammino in Coppa di Svizzera: la squadra di Hyypiä, infatti, nei turni precedenti, pur essendo impegnata sempre in trasferta, ha vinto tutti gli incontri finora disputati (trentaduesimi, sedicesimi, ottavi, quarti), e in semifinale se la vedrà con il Sion, avendo la possibilità di giocare l’eventuale finale in casa. Il tutto, a dimostrazione che l’organico non è proprio così scarso. L’allenatore finlandese dello Zurigo gioca, normalmente, con un 4-2-3-1 (un po’ il marchio di fabbrica del torneo: in Coppa, a Thun, ha preferito però il 4-4-2, speculare a quello degli avversari), a differenza di Meier, che prediligeva altri moduli (4-4-2 o 4-1-4-1): davanti c’è il camerunense Etoundi, classe 1990, quest’anno un po’ in ombra. A centrocampo, Gavranović, Bua e Buff supportano le trame offensive, con l’ivoriano Yapi Yapo, rientrato dopo il gravissimo infortunio dello scorso anno (un’entrata assassina di Sandro Wieser dell’Aarau gli aveva distrutto i legamenti del ginocchio: il giocatore rossonero fu addirittura denunciato penalmente per lesioni volontarie!) e promosso capitano, a fare da cerniera con la difesa, dove i quattro difensori e il portiere Favre vengono sovente puniti dagli avversari.
Quello che si dice, nelle tribune stampa degli stadi della Super League, è che questo Zurigo è troppo brutto per essere vero. La squadra ha finora raccolto poco, è vero: ma, nell’ultima partita di Coppa a Thun, ha dato una bella dimostrazione di forza. Molto dipende da Etoundi: quando il senegalese gioca bene (in Oberland bernese ha segnato una doppietta, per esempio), tutti rendono in proporzione. Siamo quindi convinti che la squadra di Hyypiä uscirà, a primavera, dalle parti basse della classifica: non sarà su di loro, quindi, che il Lugano di Zeman dovrà fare la corsa per salvarsi. In quanto alla Coppa, al Tourbillon può veramente accadere di tutto: persino che lo Züri batta i detentori e si presenti, per la finale, al Letzi, davanti a migliaia di tifosi festanti.
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