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Pavia, situazione esplosiva: mister Marcolini a rischio esonero

Dai sogni di gloria della Serie B, fino al duro e aspro contatto con la realtà. La parabola del Pavia è discendente, in picchiata dopo lo 0-2 patito al Fortunati contro il Lumezzane. Nicola Bignotti, ex dirigente del Genoa e ora direttore generale del club lombardo, affonda il colpo: “Abbiamo perso contro una squadra che vale dieci volte di meno di noi. Ammutinamento dei giocatori verso il mister? Spero di no, voglio vedere chi avrà il coraggio di presentarsi nel mio ufficio nei prossimi giorni”.

Non ci sarà fila, Bignotti può stare pur sereno. La rivoluzione cinese e il prospetto del Grande Balzo in avanti alla Mao stanno confondendo un ambiente – e una società – da sempre abituata a ragionare in piccolo: i continui cambiamenti a livello d’organico dirigenziale sono scheletri di un armadio ormai costipato, pronto a esplodere. Le fibrillazioni attuali del Pavia vengono da lontano, dall’esonero di mister Riccardo Maspero.

La società cinese sorprese tutti sollevando dall’incarico un allenatore capace (poco equilibrato, sì, ma che ha fatto vedere cose interessanti), al tempo terzo in classifica. Da lì una slavina d’errori, dalla chiamata dello stagionato Giovanni Vavassori all’ancor più sorpassato Nedo Sonetti nel progetto universitario: senza scordare la cacciata di Massimo Londrosi, autore della costruzione della squadra rivelazione della scorsa stagione: “Io pensavo al calcio, il resto era un circo”.

Tutto si riverbera nell’attualità con una società distante, che capisce poco di calcio e troppo di finanza, con molti giocatori fuori rosa, con alcuni che pensano a un ritorno a dove hanno vissuto anni migliori, con mister Marcolini ammiraglio di una nave che sta lentamente colando a picco. Sarà esonerato? Il direttore Bignotti s’è preso qualche ora per pensarci ma è chiaro che se prevarrà il sì, allora nessuno è esente dall’essere messo in discussione: la sensazione è che quanto di buono fatto in passato sia già stato dilapidato. Che spreco.