Il prossimo venerdì 11 dicembre il TAS di Losanna si esprimerà in merito al ricorso presentato da Michel Platini, presidente dell’UEFA, contro la sospensione di tre mesi che la FIFA ha emesso nei suoi confronti. Una situazione particolare, che pone uno dei candidati alla successione di Blatter in grave difficoltà. E sta minando, ulteriormente, la credibilità del pianeta calcio. Michel Platini, un uomo dai mille volti calcistici.
Fuoriclasse sul campo
Michel François Platini è nato a Joeuf (Francia) il 21 maggio 1955. Di origini italiane, può essere definito senza difficoltà quale il miglior calciatore francese di sempre. Numero 10 geniale, tecnicamente dotatissimo, re dei calci piazzati, uomo squadra e grande finalizzatore. Cominciò nel Nancy, dove riuscì a strappare il primo contratto professionistico nel 1976 dopo la partecipazione alle Olimpiadi in Canada. Con il club conquistò il suo primo trofeo con la Coppa di Francia 1978, anno in cui disputò il primo dei suoi 3 Mondiali con la Francia. Stagione dopo stagione, in seguito anche al passaggio al Saint-Etienne, diventa il miglior giocatore transalpino. La sua fama inizia a crescere e si rafforza in occasione del Mundial ’82. Ha inizio l’apice del successo di Platini, che si erge a più grande calciatore europeo sulla scia di prestazioni e vittorie di alto spessore: tra queste, il meraviglioso Euro ’84 vinto da capocannoniere ed i 3 Palloni d’Oro consecutivi tra il 1983 ed il 1985. Vince tanto anche in Italia, dove si lega alla Juventus in quegli anni. Si ritira a 32 anni nel 1987. Non tutti sanno che Platini ha giocato nel 1988 un’amichevole con la maglia del Kuwait contro l’URSS, accettando l’invito dell’Emiro del Kuwait.
Commissario Tecnico
Viene scelto dalla Federcalcio francese per guidare la Nazionale il 1° novembre 1988, subentrando ad Henri Michel in difficoltà nelle eliminatorie per Italia ’90. Non riesce a portare i “galletti” alla qualificazione, ma completa invece uno strepitoso percorso sulla strada per il successivo Europeo in Svezia, con 8 vittorie su 8 e lanciando il favoloso Jean-Pierre Papin verso il Pallone d’Oro 1991. Tuttavia nonostante anche una striscia di 19 gare utili, la Francia si sgretola prima e durante la fase finale, portando “Le Roi Michel” alle dimissioni.
La carriera dirigenziale
Negli anni del suo mandato come C.T. transalpino, Platini entra a far parte della Commissione Tecnica e di Sviluppo dell’UEFA. Poi affianca Fernand Sastre alla guida del Comitato Organizzatore del Mondiale di Francia ’98. Dagli spalti assiste alla prima Coppa del Mondo vinta dai “bleus”, il più importante trofeo che gli era stato negato da calciatore. Nel 2002 diventa membro dei Comitati Esecutivi di UEFA e FIFA. Il 26 gennaio 2007 subentra a Lennart Johansson nel ruolo di Presidente dell’UEFA, incarico che ricopre tuttora.
La controversa corsa alla poltrona FIFA
Gli scandali corruttivi in seno alla FIFA ed il conseguente terremoto che ha coinvolto il massimo organismo mondiale, hanno portato alla caduta – sebbene tardiva – di Sepp Blatter e di tanti alti dirigenti e funzionari. Un patatrac ancora in fase di controllo ed evoluzione continua. Michel Platini si era presentato come rappresentante europeo all’atto delle candidature per le elezioni in programma il 26 febbraio 2016. Ma pende su di lui un’infamante accusa dal quale si sta difendendo, e che rimanda all’attualità di questo articolo: ovvero la decisione il prossimo venerdì del TAS di Losanna. Che sancirà la legittimità o meno di un pagamento di 2 milioni di franchi svizzeri ricevuto dall’ex calciatore da parte della FIFA risalente al 2011, per una consulenza vecchia di un decennio. La sua candidatura alla poltrona di Blatter è stata pertanto congelata (con Gianni Infantino candidato europeo al suo posto in attesa degli sviluppi) e la Commissione Etica FIFA lo ha sospeso per 90 giorni. Come finirà ?