Al San Paolo la “furia europea” del Napoli non conosce sosta: i partenopei non lasciano scampo al Legia battendola 5-2 e ottenendo così la sesta vittoria su sei incontri di Europa League.
Sarri, forte di un primo posto guadagnato con largo anticipo, tiene a riposo numerosi titolari e schiera Insigne nell’insolita veste di prima punta. Le prime occasioni sono di marca partenopea: dopo una punizione insidiosa calciata da Mertens, è David López a sfiorare il gol del vantaggio con un tiro che, deviato da un difensore, incoccia contro la traversa. Nonostante necessiti di una vittoria per sperare nel passaggio del turno, il Legia preferisce attendere nella propria metacampo e ripartire: tattica che si rivela però infruttuosa, perché il Napoli passa in vantaggio al 32′, quando Chalobah si smarca con un tocco pregevole e mette il pallone sotto la traversa. Il forcing napoletano continua incessante e Insigne raddoppia al 38′, approfittando di una grossa indecisione della difesa polacca e siglando il suo primo gol europeo stagionale. Il possesso palla (70% vs 30%) e i tiri totali (15 vs 1) sono i numeri inconfutabili di un primo tempo che ha messo in risalto la facilità di gioco da parte del Napoli e l’inconsistenza del Legia.
Pochi secondi dopo l’inizio della ripresa Chiricheş si vede annullare il gol realizzato su azione di calcio d’angolo, ma al 57′ arriva comunque il 3-0: lo sigla il neo entrato Callejón, abile a correggere sotto misura un cross di Mertens. Il Legia ha un moto d’orgoglio e, grazie a un sinistro preciso di Vranješ, segna il gol della bandiera; ma è un fuoco di paglia, perché nemmeno quattro minuti più tardi Mertens cala il poker napoletano con un destro chirurgico. Il belga è un autentico mattatore: prima una sua iniziativa personale costringe la fragile difesa polacca a salvare affanosamente sulla linea (sulla ribattuta Callejón viene fermato dal palo), poi una sua conclusione sotto misura in acrobazia non trova lo specchio della porta. Ma le emozioni non si esauriscono: l’ex giocatore del PSV riesce a trovare la doppietta personale con un gran tiro da fuori e Prijović rende meno amaro il passivo dei polacchi. Al San Paolo il Napoli segna ancora cinque gol e porta a casa il sesto successo stagionale in Europa League.
NAPOLI-LEGIA VARSAVIA 5-2 (2-0)
Napoli (4-3-3): Gabriel 6; Maggio 6, Chiricheş 6.5 (79′ Luperto sv), Koulibaly 6.5 (68′ Albiol 6), Strinić 6; David López 6, Valdifiori 6.5, Chalobah 7; El Kaddouri 6.5, Insigne 6.5 (55′ Callejón 6.5), Mertens 8. A disp.: Rafael; Hysaj, Allan, Jorginho. All.: Sarri 6.5.
Legia Varsavia (4-3-3): Kuciak 6; Bereszyński 5.5, Lewczuk 5, Pazdan 5, Broź 5.5; Vranješ 6, Jodłowiec 4.5, Duda 5 (71′ Tričkovski sv); Guilherme 5, Nikolić 5 (60′ Prijović 6.5), Kucharczyk 5.5 (79′ Pablo Dyego sv). A disp.: Malarz; Brzyski, Saganowski, Piech. All.: Cherchesov 5.
Arbitro: Stavrev (Macedonia)
Marcatori: 32′ Chalobah (N), 38′ Insigne (N), 57′ Callejón (N), 61′ Vranješ (L), 65′ Mertens (N), 90’+1 Mertens (N), 90’+2 Prijović (L).
Note – Ammoniti: Strinić (N), Chalobah (N).