Peñarol e Colo Colo campioni in Uruguay e Cile, ancora novanta minuti da brividi in Ecuador e in Paraguay
URUGUAY – Il Peñarol festeggia la conquista del Torneo di Apertura 2015 dopo aver battuto 1-0 la Juventud nell’ultima giornata di campionato. Davanti a un Centenario riempito da quarantacinquemila tifosi gialloneri è bastata la rete di Cristian Palacios per alzare il trofeo al cielo, con grande gioia e soddisfazione per Diego Forlan e compagni. Il successo arrivato con un punto di vantaggio sui rivali storici del Nacional non fa però chiarezza sul futuro del Peñarol: il presidente Juan Pedro Damiani infatti non è rimasto completamente soddisfatto dal gioco espresso e non si sa ancora se Pablo Bengoechea resterà sulla panchina anche nel 2016. Queste le parole del Profe nella conferenza stampa nel post-gara: “Questa settimana voglio soltanto godermi il successo dei miei ragazzi: vedere il Centenario pieno per sostenerci mi ha ricordato i tempi di quando ero calciatore e le nostre vittorie vanno condivise assieme ai nostri tifosi. Presto faremo il punto della situazione con la dirigenza, che voglio comunque ringraziare per avermi sempre sostenuto, dopodiché saprete quale sarà mio futuro. Sono pienamente d’ accordo sul fatto che il Peñarol debba avere un rendimento migliore, però permettetemi di dire che quest’anno abbiamo conquistato due titoli e perso una semifinale contro il Nacional in maniera assurda”.
Non sono mancate le dichiarazioni dei due giocatori più esperti della rosa, ovvero Forlan e Zalayeta. Il Cachavacha è in estasi: “Sognavo di vincere con questa maglia e farlo al termine di un campionato così duro e combattuto è ancora più bello. I tifosi sono stati incredibili e sappiamo di dover regalargli altre soddisfazioni, a partire dalla prossima Libertadores, dove farò il mio debutto assoluto“. Questo invece il pensiero del Panterón: “Il titolo permette di lavorare con serenità per l’ anno nuovo, che sarà ricco di impegni fondamentali. Ho vinto tanto con questa squadra, ma ogni volta è un’ emozione straordinaria“.
Secondo posto dal retrogusto amaro per il Nacional, che chiude con una vittoria per 3-2 sul Liverpool con doppietta del Loco Abreu. Per l’idolo dei tifosi dell’Albo potrebbe essere stata l’ultima partita con la maglia Tricolor. Tra poco ci saranno le elezioni presidenziali e occorrerà ridare linfa a una squadra mancata protagonista da troppo tempo in Copa Libertadores.
CILE – In Cile il titolo è andato al Colo Colo, che non ha neanche potuto giocare la sua ultima partita a causa degli scontri tra i suoi tifosi e quelli dei Wanderers a Valparaíso. A consegnare il titolo ai bianconeri è stata la sconfitta dell’Universidad Católica, sorprendentemente battuta 1-0 dall’Audax Italiano. L’Apertura va così alla squadra più forte e più continua, e probabilmente quella con la rosa migliore. José Luis Sierra, allenatore al Monumental dallo scorso maggio dopo tre ottime stagioni alla guida dell’Union Española, è stato bravo a sfruttare tutto il potenziale della squadra mischiando nel migliore dei modi esperienza (a partire dal 38enne portiere Villar) e gioventù. Grande protagonista il capocannoniere Estebán Paredes, autore di sei gol, e il centrocampo del Cacique con Fierro, Figueroa e Vecchio che hanno costruito un’ossatura solidissima insieme agli esperti Valdés e Beausejour.
PARAGUAY – Non sono invece bastate ventidue giornate di Clausura per assegnare il titolo in Paraguay. Olimpia e Cerro Porteño dovranno così giocare uno spareggio questa sera in gara secca al Defensores del Chaco per definire il campione. Clamoroso l’epilogo di un campionato che l’Olimpia comandava agevolmente con cinque punti di vantaggio a due giornate dal termine. Sembrava tutto pronto per festeggiare un trofeo che manca dal 2011, ma la sconfitta della settimana scorsa e lo 0-0 contro il Deportivo Santanì (retrocesso al termine di questa partita) rischiano seriamente di trasformare una buona stagione in un dramma sportivo. Il Cerro intanto batteva il Sol de América e trovava un aggancio in classifica impensabile dopo il derby perso un mese fa.
ECUADOR – Si deciderà in novanta minuti anche chi vincerà il titolo in Ecuador, con l’Emelec balzato in testa alla classifica a una giornata dal termine. Il Ballet Azul ha battuto 3-1 il River e ha ora serie possibilità di vincere il suo terzo campionato consecutivo. Questo anche grazie al risultato del Clásico Universitario, che ha visto l’Universidad Católica imporsi per 2-1 sulla LDU de Quito e agganciare a 39 punti proprio gli Albos.
Tempo di playoff in Colombia e in Perù, dove vincerà il titolo chi riuscirà a imporsi negli spareggi. Questo il programma.
COLOMBIA – Quarti di finale:
Deportivo Cali-Atlético Nacíonal
Once Caldas-Tolima
Independiente Santa Fe-Junior
Alianza Atlético-Independiente Medellín
PERÙ – Semifinali:
Real Garcilaso-Melgar (andata 0-1)
Universidad César Vallejo-Sporting Cristal (andata 1-3)