Boxe, Tyson Fury denunciato per frasi razziste e omofobe

Tyson Fury, il nuovo campione del mondo dei pesi massimi che ha vinto il titolo battendo l’ucraino Wladimir Klitschko, è salito agli onori della cronaca per alcune dichiarazioni razziste e omofobe pronunciate in un’intervista della BBC poco prima dell’incontro con Klitschko.

Alla domanda su quali fossero i tre fattori che potrebbero determinare la fine del mondo, Tyson Fury ha risposto: “Uno di loro è la legalizzazione dell’omosessualità, un altro è l’aborto e un altro ancora la pedofilia. Chi avrebbe mai pensato negli anni cinquanta o sessanta che i primi due sarebbero stati legalizzati?“. Uscite non nuove per il neo campione del mondo, noto per i suoi sentimenti religiosi fortemente conservatori, che aveva in precedenza paragonato l’omosessualità alla pedofilia e dichiarato che “Il ruolo della donna è in cucina, questa è la mia opinione personale“. Stavolta però le sue dichiarazioni hanno portato alla denuncia del fatto: probabilmente per questo motivo Fury non vincerà il titolo di “Sportivo dell’anno“, visto che era stato inserito tra i possibili vincitori del premio e che nei suoi confronti era stata lanciata una petizione online, firmata già da oltre 100.000 persone, che chiederebbe di estrometterlo da questa lista.

Campione sul ring, non tanto fuori.

Published by
Stefano Pellone