Chi ha fatto l’affare?
In estate alcune cessioni hanno destato molte perplessità tra addetti ai lavori e tifosi. Vedere partire giovani promesse come: Kovacic, Coman, El Shaarawy ecc sembrava per i ragazzi una bocciatura clamorosa, da parte di società che in loro credevano e forse non gli hanno concesso il tempo di maturare ed affermarsi.
Calciatori talentuosi che nel campionato italiano, anagraficamente vecchio, hanno faticato a trovare spazio e sono stati quindi sacrificati per il bilancio dei club alla ricerca di fondi per il mercato. Ragazzi che per la loro giovane età spesso erano già entrati nelle simpatie dei supporters che in loro vedevano il futuro e possibili icone della propria maglia.
Sono passati alcuni mesi e forse oggi possiamo capire se queste cessioni sono state fruttuose o meno in base al rendimento dei calciatori nei nuovi club.
Ecco quindi una piccola analisi della stagione in corso per alcuni ex prodigi della nostra Serie A:
Kovacic M. : ceduto dall’Inter stanca di aspettarlo, con Mancini incapace di collocarlo tatticamente il ragazzo classe 94, pieno di entusiasmo è approdato in Liga al Real Madrid, sotto l’ala protettrice del suo mito Modric. Con Benitez, Mateo non sta avendo grande feeling anche se la stagione altalenante dei Blancos non lo sta aiutando. Per lui finora tra coppe e campionato 14 presenze, soprattutto scampoli di partita, con zero reti, zero assist e ben 4 ammonizioni. A Madrid sembra quindi lo stesso oggetto misterioso di Milano anche se i media lo esaltano come talismano per CR7 e compagni . Infatti con lui in campo il Real è ancora imbattuto.
Coman K. : un po’ incredibilmente in estate la Juve se ne è liberata, forse per evitare la cessione di Pogba. Il ragazzo sbarca così in Bundesliga al Bayern Monaco per due anni in prestito e successivo riscatto ad una cifra irrinunciabile per il francesino classe 96. In Baviera, agli ordini di Guardiola trova finora spazio e prestazioni, convincendo da subito. Spesso titolare tra Champions e campionato anella 12 presenze finora, con 4 reti e ben 7 assist. Ora però con il rientro di Ribery la concorrenza aumenta, ma Pep lo stima e punterà su di lui.
El Shaarawy S.: l’involuzione della scorsa stagione del Faraone ha spinto il Milan a cederlo al Monaco. Un operazione anche economica a fronte di 17 milioni per un riscatto obbligatorio dopo 15 presenze, già fatte ormai. In Francia Stephan continua a faticare, l’ambientamento procede, ma le sue polveri restano bagnate. In campionato infatti è ancora all’asciutto, collezionando tra coppe e Ligue 1 finora 22 presenze e solo 2 gol. Stagione non semplice in Francia per gli uomini di Jardim, lontani dal vertice in attesa che la punta italiana si sblocchi. Per l’ex Milan in 14 presenze, solo sette da titolare a testimonianza di un adattamento complicato.
Shaqiri X. : Il presunto crack nerazzurro arrivato lo scorso gennaio a Milano ha fatto le valige in estate per sbarcare in Premier con la maglia dello Stoke City. Il classe 91 dopo la bocciatura di Guardiola ha dovuto accettare anche quella di Mancini e cerca ora in Inghilterra di rilanciarsi in un club senza grosse pretese di classifica. Lo Stoke è dodicesimo attualmente e per l’ala svizzera la stagione parla di 13 presenze con zero reti e un solo assist, un po’ poco per far pentire i precedenti allenatori.
Altri giocatori hanno lasciato l’Italia in cerca di fortuna, tra tutti Darmian, non più giovanissimo, è stato l’unico a consacrarsi. Arrivato tra lo scetticismo inglese l’ex granata ha trovato un grosso estimatore in Luis Van Gaal, che lo considera un titolare nel suo Manchester U.. Hachim Mastour punta diciasettenne, volato in prestito dal Milan al Malaga, ha finora collezionato solo 5 minuti giocati in Liga. La pessima stagione del club, la giovane età e alcuni problemi burocratici di tesseramento lo hanno finora limitato. Qualcuno come il portiere Simone Scuffet sta cercando invece di rilanciarsi in Serie B. Sembrava inl uovo Buffono, ma dopo la turbolenta scorsa annata a Udine il portiere prodigio milita ora da titolare nel Como, che però staziona all’ultimo posto in classifica.
Probabilmente in Italia carichiamo troppo celermente di aspettative i giovani calciatori che faticano a portare il peso di certe maglie e inoltre annaspano con la loro inesperienza in un campionato dove molti mister prediligono l’esperienza di alcuni giocatori al talento di altri. Inoltre troppo in fretta questi giocatori vengono criticati quasi dovessero essere loro la soluzione a problematiche tattiche o carenze tecniche di alcune rose.
Di sicuro il Bayern passato da Shaqiri a Coman in meno di un anno vede premiate attualmente le sue scelte, mentre le squadre italiane vedendo il rendimento dei partenti possono tirare un sospiro di sollievo come i propri bilanci. Ovviamente è ancora presto per tirare le somme, ma possiamo tranquillamente definire azzeccate le scelte economiche e tecniche di Milan, inter e Juve. Nessuno dei 3 club sente particolarmente la mancanza di questi ex ed anzi i risultati dicono che le società hanno saputo reinvestire gli utili in modo adeguato per rinforzare la propria rosa.