Fiorentina, Sousa: “Abbiamo pagato il grande dispendio di energie di Basilea”

L’allenatore della Fiorentina Paulo Sousa, dopo l’1-1 ottenuto contro il Sassuolo, si è presentato in sala stampa per la consueta conferenza post-partita. Queste le sue principali dichiarazioni:

Sono molto dispiaciuto per il pareggio, noi vogliamo sempre vincere. Sull’arbitraggio non dico nulla, sta a voi analizzare le circostanze che, in questo caso, non sono state a nostro favore. Noi cerchiamo di essere sempre all’interno del regolamento, anche noi commettiamo degli errori ogni tanto, capita ai giocatori, all’allenatore come all’arbitro; noi vogliamo aiutare i giudici di gara.

Tătărușanu? Credo che dopo i primi 25′ tutti siano stati poco lucidi, credo sia causa del dispendio di energie che abbiamo avuto a Basilea e anche a causa di un avversario che sa cosa fare ed è difficile da affrontare. Abbiamo comunque provato a vincere la partita nel finale, anche grazie alla spinta dei nostri tifosi.

Sono molto felice della voglia che mette in campo la mia squadra: abbiamo interpretato bene la gara, fino a quando non è finita la freschezza atletica; abbiamo iniziato a essere meno corti tra i reparti e la fatica mentale si è fatta sentire. Penso sia colpa anche vostra, avete sempre detto che questa Fiorentina non pareggia! (ride, ndr)

Kalinić imprescindibile? Per raggiungere traguardi alti nessun giocatore può essere imprescindibile. La squadra dev’essere la madre e il padre di tutti i giocatori. Rossi invece, come altri giocatori, ha bisogno di essere aiutato dalla squadra per raggiungere il livello cui ci ha abituato. C’è bisogno di tempo, persistenza, cura: dobbiamo dargli sempre più spazio in partita per fargli raggiungere il top della forma.

Il gol su calcio piazzato? Solo oggi abbiamo subìto gol da calcio d’angolo diretto, credo sia stato un problema di stanchezza mentale che non ci ha fatto aggredire il calcio d’angolo corto dell’avversario e non ci ha permesso di essere reattivi a centro area.

Credo che la partita di giovedì abbia comportato un dispendio di energie fisiche e mentali tremendo. Cerco sempre di non perdere giocatori, perché tutti sono importanti per noi.

Il paragone tra noi e Fernando Pessoa? Il poeta trasmette sentimento con le parole, noi nel calcio tentiamo di farlo con ogni giocatore, lungo tutto il corso della gara. Oggi ce l’abbiamo fatta per 25 minuti. Il nostro obiettivo è guardare avanti, fissarci dei traguardi ed emozionare i nostri tifosi. Abbiamo un’alchimia con loro che va mantenuta perché senza di essa il sentimento può sfumare.

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Stefano Tomat