Nella nostra vita ci capita di ascoltare una notevole quantità di frasi fatte, ognuna buona per ogni situazione diversa. Vecchi detti popolari, vecchie esperienze di vite vissute o anche semplici dicerie. Nella maggior parte dei casi, arriva un punto nella nostra esistenza che ci fermiamo a pensare “Cavolo, era vero” e rimaniamo stupiti da quanto la storia alla fine sia circolare, che gli eventi più o meno tendano a ripetersi con lo stesso schema causa-effetto.
Il mondo del calcio non è esente da questo gioco di frasi fatte, ma, tra queste, ce n’è una che più falsa non può essere: “A volte cadere rovinosamente aiuta a rialzarsi presto”.
Mai nella mia vita ho mai visto qualcuno rialzarsi velocemente dopo una poderosa caduta, ma, anzi, nella maggior parte dei casi l’ho visto crollare a terra di nuovo dopo un goffo tentativo di rimettersi in piedi. Ed è esattamente quello che è successo ieri alla Roma di Garcia.
Presi sei sberloni al Camp Nou dal Barcellona, arrivati dopo un primo schiaffetto assestato dal Bologna qualche giorno prima, tutto l’ambiente romanista e gli organi di stampa sono partiti con la solita solfa del “questi sono colpi che fanno bene” e del “botte così aiutano a riprendersi in fretta”. Lo 0-2 subito all’Olimpico contro l’Atalanta dimostrano che, per l’ennesima volta, questa frase fatta non trova mai confronto con la realtà.
Perché è così: puoi essere più forte tecnicamente, fisicamente e anche avere l’allenatore più bravo, ma se la testa non funziona a dovere le gambe non gireranno più veloci di quelle avversarie e il piede non risponderà celermente agli impulsi del cervello. Prendere una batosta come quella presa a Barcellona inevitabilmente va a far crollare l’autostima dei giocatori, va a ledere le loro certezze, la loro voglia, la loro cattiveria, la loro tranquillità. E affrontare il problema con superficialità come fatto da Garcia nell’immediato post partita non può che portare ulteriori negatività.
Eppure la Roma avrebbe dovuto imparare la lezione già dall’anno scorso, quando il Bayern di Guardiola rifilò 7 reti ai giallorossi e li annientò psicologicamente per un paio di mesi, fatali poi per la corsa allo Scudetto. Ma Garcia evidentemente ha sottovalutato problema e partita, ritrovandosi con l’ennesima sconfitta da dover gestire.
La crisi alla Roma è arrivata, inutile girarci intorno. E prendere altri due schiaffi su una faccia che ne ha già presi sei non potrà mai essere una cosa buona o utile.