Napoli, Sarri prepara la sfida Scudetto

In Europa League è arrivato l’ennesimo successo in casa Napoli, quando i ragazzi di Sarri si sono imposti di misura sul campo belga del Brugge. Una sfida mentalmente difficile per i partenopei, che si sono ritrovati a giocare su un campo deserto – per i recenti fatti terroristici – e con la paura di prendere sotto gamba la partita perché già qualificati nel girone.
In Europa invece i campani hanno giocato bene, anche se il mister ha fatto un ampio turnover che ha permesso di far giocare quei ragazzi meno utilizzati in questa stagione: si è rivisto un buon Valdifiori ed El Kaddouri, quest’ultimo considerato un talento su cui il Napoli non nasconde di voler puntare nell’immediato futuro. Nonostante la presenza di seconde linee, il gioco di Sarri non ne ha risentito pur con il cambio d’interpreti in campo: la squadra ha sempre cercato la profondità e la difesa si è dimostrata un reparto inespugnabile, come sempre. A sopperire alla mancanza di un centravanti puro che cercasse la porta ci ha pensato Chiriches, terzino romeno classe ’89 con ampia esperienza internazionale e buon fiuto del gol: di lui sentiremo ancora parlare.
Così ha commentato la sfida contro i belgi Sarri nel post-partita: “La partita era difficile per noi soprattutto a livello mentale. Invece i ragazzi sono stati bravi, hanno fatto il loro dovere con concentrazione. Eravamo senza attaccanti, un po’ di preoccupazione c’era, i ragazzi sono stati bravi, abbiamo fatto un altro passo avanti. Sapevamo che era una partita difficile soprattutto a livello mentale, perché potevamo prendere un po’ sottogamba questo match. Potevano crollarci le motivazioni, anche perché giocavamo in uno stadio vuoto e senza attaccanti di ruolo“.
In Belgio l’allenatore toscano ha avuto anche modo di sperimentare qualcosa nel suo sistema di gioco, come l’ampio utilizzo di esterni nel corso dei novanta minuti. A chi gli dice di ispirarsi ai modelli calcistici di Barcellona e Bayern Monaco, lui risponde così: “Non guardo molto le squadre straniere e se lo faccio, lo faccio solo per divertimento. Chiaro che un Bayern-Barcellona me lo guardo con piacere, ma sinceramente credo che ognuno debba scendere il proprio modo di giocare in base alle caratteristiche dei giocatori che si hanno a disposizione. Stasera la penuria di attaccanti mi ha costretto, per dare un po’ di riposo ad Hamšík e Callejón, a schierare tutti gli esterni difensivi di cui disponevo“.
Al di là del risultato e della sicurezza della qualificazione, traspare come per il Napoli sia stata una partita dove provare i meccanismi in vista di lunedì contro l’Inter. L’ampio turnover è così giustificato, per far riprendere fiato a giocatori inamovibili come Insigne e Higuaín . La partita che aspetta i campani è da scudetto, ma Sarri intelligentemente ha smorzato i toni: “Mi viene da ridere quando sento parlare di sfida-scudetto. Mancano ancora 25 gare e dunque faccio fatica a giudicare il prossimo impegno poco più che una partita importante. Altre volte ho visto in passato dire che il campionato era chiuso una domenica e riaperto quella successiva. Quel che so per certo, è che noi faremo tutto il possibile per dare una soddisfazione ai nostri tifosi. E per il momento questa è l’unica cosa che conta“.
La sfida per il primo posto è alle porte e all’incontro di lunedì il Napoli arriva con favore dei pronostici, soprattutto giocando la carta del fattore campo visto che sarà al San Paolo. L’Inter dovrà fare l’impresa di fermare questa macchina da gioco costruita minuziosamente da Sarri, per imporsi come capolista in Italia: un qualcosa di difficilissimo, se guardiamo le attuali statistiche napoletane.