A prima vista fa quasi sorridere, domani in Premier League c’è la sfida tra la prima e la seconda: Leicester City-Manchester United. Non ce ne vogliano i Foxes più agguerriti, ma davvero nessuno si sarebbe aspettato un avvio del genere da parte della squadra di Claudio Ranieri; l’allenatore romano è tornato alla ribalta mediatica inglese grazie allo straordinario avvio di campionato di questa sua nuova avventura, con 28 punti in 13 partite solo davanti a tutti. Non solo tanti punti, ma anche un bel gioco e un attaccante, Jamie Vardy, che sta stupendo proprio tutti, e che domani proverà a superare il già eguagliato record di van Nistelrooy per numero di partite consecutive con gol: l’obbiettivo è andare a segno per l’undicesima partita consecutiva.
Nel corso della conferenza di ieri, il tecnico del Leicester ha voluto sottolineare come in realtà l’obbiettivo della propria squadra rimanga il raggiungimento della salvezza, specie dopo l’inaspettata richiesta di un giornalista di commentare le parole di Arsène Wenger, allenatore dell’Arsenal che in settimana aveva indicato la squadra di Ranieri come una seria pretendente al titolo.
“Sta scherzando… sta scherzando” inizia il tecnico italiano “grazie ad Arsène, ma lui conosce molto bene la verità. È aperto, è molto strano (il campionato, ndr), ma il nostro obbiettivo rimangono i 40 punti“. Un Ranieri che quindi vuole godersi il momento positivo, ma anche mantenere i suoi giocatori coi piedi per terra perché, come egli stesso spiega poco dopo: “Sappiamo molto bene che prima o poi perderemo, ma questo non è il nostro problema. Piuttosto il problema è quello di dimostrare quanto valga il nostro carattere e spirito di gruppo; per quanto mi riguarda il nostro obbiettivo per adesso è questo, poi magari lasciatemi un paio di mesi e potrei cambiarlo”. Chiosa finale sul futuro di Jamie Vardy, il calciatore inglese è infatti osservato da diverse squadre, ma Claudio Ranieri è convinto del suo futuro coi Foxes.
A 64 anni e con un passato già niente male alle spalle, Claudio Ranieri è ancora in grado di stupire non solo noi italiani, ma anche tutto il panorama calcistico inglese. Tralasciando Wenger, che pur non essendo inglese potremmo ormai considerarlo tale, ma che comunque pare aver instaurato un assodato rapporto di stima reciproca con il tecnico italiano, anche la stampa britannica non rinuncia a elogiare Ranieri, come personaggio estremamente positivo, dalle note frizzanti e dal carattere vivace, ma che è capace comunque di essere esigente e professionale verso i propri giocatori. Nulla di nuovo: da tutte le situazioni Ranieri è sempre uscito a testa alta, facendo valere le proprie ragioni in modo singolare, certo, ma quasi signorile. Dunque curriculum alla mano, quella che si prospetta una delle stagioni più positive del Leicester non può essere altro che l’ennesima dimostrazione del valore di un tecnico tanto apprezzato dalla Serie A quanto dai campionati esteri.