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Tennis, ATP Finals: sarà il “solito” Djokovic-Federer per il titolo di Maestro

Tutto secondo pronostico nelle due semifinali delle ATP Finals di Londra: nel primo incontro Djokovic ha sconfitto nettamente Rafael Nadal (6-3, 6-3) conquistando la quindicesima finale consecutiva in stagione, mentre in serata Federer ha prevalso nel derby svizzero con Stan Wawrinka (7-5, 6-3). In finale si riproporrà la sfida tra il n.1 del mondo – alla ricerca del quarto titolo consecutivo qui a Londra – e il campione svizzero, che potrà apporre il suo settimo sigillo nel “torneo dei Maestri”.

Sono stati Djokovic e Nadal ad aprire le danze, ma non a offrire lo spettacolo che ci si attendeva. Troppo netto il divario tra il n.1 del mondo e l’ormai ex imperatore della terra battuta, sconfitto per l’ottava volta nelle ultime nove sfide e raggiunto dal serbo nel computo degli scontri diretti (23-23). Djokovic parte forte incanalando subito il set dalla sua parte: il 3-0 mette a nudo tutti i limiti di questo Nadal, che pure arrivava a questa partita forte delle tre vittorie su tre nel round robin. Il piano tattico dello spagnolo è confuso, e viene frustrato dalla superiorità del serbo sulla diagonale di rovescio, che ormai prevale sul diritto del maiorchino. Il resto del set dovrebbe giocarsi sui turni di servizio di Djokovic, che però non concede nulla e porta a casa il parziale in scioltezza (6-3).

Il secondo set concede soltanto l’illusione dell’equilibrio: i due rivali viaggiano a braccetto fino al 2-2, quando Djokovic pigia nuovamente sull’acceleratore e apparentemente senza fatica si porta in vantaggio di un break. La partita a tratti sembra un elogio funebre del Nadal che fu, quantomai lontano da questa – sbiadita – versione incapace di offrire resistenza alcuna a un Djokovic più costante al servizio, più penetrante da fondo campo, più rapido negli spostamenti, semplicemente più forte in tutto. La superiorità viene suggellata da una splendida volèe acrobatica con la quale il serbo chiude il game del 5-3, prima di strappare per l’ultima volta il servizio a un Nadal ormai fuori dalla partita.

Introdotti dalle luci psichedeliche di una O2 Arena gremita in ogni ordine di posto, Roger Federer e Stan Wawrinka sono scesi in campo alle 21 italiane per la seconda semifinale. Il più titolato dei due svizzeri parte in sordina e permette a Wawrinka di salire 4-2: sembra il preludio di un risultato sorprendente e invece Federer ritrova il ritmo dei suoi colpi, pur continuando a non brillare con il servizio, e pareggia i conti per il 4-4. Negli ultimi game del set si vede in campo il miglior tennis, e si decide anche la partita: Roger prende la via della rete con continuità e riesce rompere il servizio di Wawrinka all’ultimo respiro, vincendo il parziale per 7-5.

Alla ripresa la partita ritorna nei ranghi, Wawrinka è troppo impreciso e va subito sotto 0-3 dopo aver fallito una palla del contro-break. Di fatto la partita si chiude qui, perchè Federer non concederà più nulla sul suo servizio e anzi continuerà ad attaccare quello del suo avversario, costretto ad annullare un match-point sul 2-5. La partita si allungherà quindi di un paio di minuti, con Federer che accoglierà l’ennesimo gratuito di rovescio del suo avversario e chiuderà 6-3: è la 18esima vittoria per il basilese nel derby svizzero in 21 scontri diretti. Abbraccio fraterno a fine partita, e forse la promessa – da parte di Roger – di riportare in Svizzera l’ambito trofeo.