25 novembre 2015, ore 20.45: una città intera, una nazione, stanno contando le ore che mancano al ritorno (anche se da avversario) a Malmö di Zlatan Ibrahimović. Al momento successivo ai sorteggi dei gironi di Champions League, la stella svedese del PSG aveva dichiarato: “Sono felice di tornare a Malmö da giocatore. Sarà bellissimo, per tutti. Tutta Malmö non potrà entrare allo stadio: ma tutta Malmö, sentirà l’urlo dello stadio!” È un momento magnifico, per il fuoriclasse svedese, che ben conosciamo anche in Italia: la Svezia, grazie alle sue magie, si è qualificata per Euro2016, il PSG viaggia a gonfie vele nelle Ligue1 francese e in Champions, e il 34 enne attaccante è ancora conteso, a suon di quattrini, dai club calcistici più ricchi del mondo.
Inevitabilmente, nonostante manchino ancora diversi giorni alla partita, in Svezia si parla solo di Zlatan. Con l’Allsvenskan terminata, e il conseguente letargo della stagione calcistica nazionale, c’è spazio per seguire il cammino in Champions degli Himmelsblått (che, dopo il tracollo in Ucraina, rischiano seriamente di non riuscire a qualificarsi neppure per l’Europa League, obbiettivo minimo). E, ovviamente, all’approssimarsi della partita più importante del girone, per tutta la Svezia, i riflettori sono accesi sul fuoriclasse.
Sul sito ufficiale del Malmö è quindi apparsa questa simpatica intervista a Ibrahimović, nel quale l’attaccante prova a raccontare cosa proverà, la prossima settimana, entrando nello Swedbank Stadion. Prima di tutto, i commenti dei figli, Maximilian (9 anni) e Vincent (7). Il maggiore ha chiesto al papà di non maltrattare troppo gli Himmelsblått, mentre il minore è decisamente più filoparigino. Zlatan, però ci tiene alle sue origini: “Sono ciò che sono grazie a Malmö. Sono stato in tanti posti, sono cresciuto, ho vinto tanto, grazie a ciò che ho appreso nel tempo. Ma tutto è iniziato qui” ha dichiarato il centravanti del Paris Saint-Germain. “Malmö è la nostra casa” ha poi aggiunto Zlatan. “Da qualche parte, dentro di me, resta la mia squadra. Ai miei figli ho cercato di spiegare che, anche se sono cresciuti a Parigi, Milano, Barcellona, la nostra vera casa è qua. Io e Helena, questa cosa la ribadiamo loro spesso.”
La richiesta di biglietti per la partita è stata enorme. Verrà allestito, in Stortoget, uno schermo gigante che permetterà, ai tanti che non sono riusciti a trovare il biglietto, di assistere all’incontro. “Non credo succederà una seconda volta che Zlatan torni a casa, per affrontare la sua squadra, che ha nel cuore. Sarà un ricordo che avrò dentro per il resto della mia vita” ha aggiunto Ibrahimović. “Posso solo immaginare come sarà al di fuori dello stadio, chissà che caos!” ha concluso l’attaccante svedese. “Sono certo che avremmo potuto riempire uno stadio grande come il Colosseo!” Insomma, grande entusiasmo. La Svezia calcistica, inebriata dalla vittoria nel derby europeo con la Danimarca, si prepara al ritorno, in patria, del figlio prediletto: quasi una festa per la qualificazione europea. E, tra qualche giorno, sarà, come sempre, il pallone a parlare.