Tennis, ATP Finals: Djokovic non fa sconti a Berdych e vola in semifinale
Non ha riservato sorprese la terza e ultima giornata di incontri nel girone “Stan Smith” delle ATP Finals di Londra: Djokovic ha conquistato il pass per le semifinali battendo in due set Tomas Berdych (6-3, 7-5) mentre il già qualificato Roger Federer ha superato Nishikori in tre set (7-5, 4-6, 6-4) e chiude a punteggio pieno. Il n.1 serbo adesso attende in semifinale Rafael Nadal, già qualificato come primo del suo girone e impegnato domani nell’ininfluente partita con Ferrer, mentre Federer sfiderà il vincente della sfida di domani tra Murray e Wawrinka. In doppio Fognini e Bolelli colgono la – storica – prima vittoria di una coppia azzurra in questo torneo contro i già qualificati Bopanna/Mergea.
È stato un Federer meno scintillante della sfida con Djokovic, ma tanto è bastato per venire a capo di un Nishikori caparbio e bravo a uscire a testa alta da un torneo che aveva cominciato in modo pessimo. Il primo set è giocato a ritmi alterni da entrambi: lo svizzero accelera sul 3-1 ma si fa riprendere, poi è Nishikori a portarsi in vantaggio di un break che è costretto a rendere immediatamente al suo avversario. Il saliscendi si interrompe sul 6-5, quando il campione di Basilea trova l’allungo giusto e conquista il primo parziale.
Nel secondo set è sempre Federer a partire meglio, issandosi addirittura sino al 4-1 prima di subire un inaspettato parziale di cinque giochi consecutivi da parte del giapponese, che ormai sull’orlo dell’eliminazione inizia a giocare a braccio sciolto. Nel set decisivo si vede un bel tennis, Federer lustra gli scambi con le sue magie e Nishikori sciorina il suo campionario di traiettorie fulminee, spesso a cercare il rovescio del suo avversario. Come spesso accade quando regna l’equilibrio, è il giocatore dal maggiore tasso tecnico a prevalere: Federer chiude 6-4 e legittima la sua 13esima semifinale in questo torneo, del quale detiene la maggior parte dei record.
Nell’incontro serale la tensione per Novak Djokovic dura solo trenta minuti: tanto è servito al tennista serbo per vincere il primo set e assicurarsi l’approdo in semifinale, in virtù della sconfitta di Nishikori nell’incontro precedente. Berdych – come troppo spesso accade contro i migliori – non ha offerto una resistenza indimenticabile, contribuendo a scacciare le paure del n.1 del circuito. Che in ogni caso non ha offerto una grande prestazione: solo 10 vincenti, un tennis abbastanza conservativo che è stata diretta espansione della sua ferma intenzione di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.
Nel primo set il serbo gioca quasi esclusivamente “di risacca”: ci pensa Berdych a fare e disfare, trovando tra un errore e l’altro il tempo di chiudere un paio di ottimi punti a rete. Quasi inevitabilmente l’alto numero di gratuiti del ceco consegna il parziale a Djokovic (6-4), che a qualificazione ottenuta lascia andare maggiormente il braccio e contribuisce ad alzare il livello di una partita comunque mai troppo spettacolare. Mentalmente già proiettato alla sfida di semifinale con Nadal, Djokovic riesce comunque a trovare il break decisivo del secondo set sul 5-5 e condanna Berdych alla terza sconfitta su tre incontri, record negativo per il tennista ceco in questa manifestazione.