Fantacalcio Serie A 2015/16: i consigli per la tredicesima giornata
Fare la formazione il venerdì o il sabato prima del primo anticipo di Serie A è uno dei riti sacri per un buon fantacalcista che si rispetti. Quello è il momento dei dubbi, delle certezze, delle scelte. Mettere tizio in campo e lasciare caio in panchina può rivelarsi la scelta azzeccata o una mossa scellerata. E ci sono tante varianti da tener conto: intanto, bisogna sapere chi è destinato a saltare il turno di campionato (squalificati, infortunati e non convocati), per i restanti, occorre valutare come hanno vissuto la settimana di allenamenti e gli incroci che regala loro il calendario. Poi è un mix di fantasia, intuito, coraggio e una buona dose di fondoschiena. Ma la fortuna va aiutata e per questo, con umiltà, vi lasciamo i nostri consigli su chi schierare e chi no, consapevoli che, inevitabilmente, accadrà di essere brutalmente smentiti dai fatti!
POLLICE SU – Dopo due settimane di pausa per gli impegni delle Nazionali, finalmente si riprende col fantacalcio. Come di consueto, vi proponiamo il nostro undici consigliato e quello da evitare. Cominciamo con i giocatori da schierare e partiamo con una sicurezza fra i pali: Pepe Reina, che ha subito solo 4 reti in trasferta e si appresta a sfidare un Verona poco incisivo davanti senza il suo bomber Luca Toni (prossimo al rientro, peraltro). In difesa scegliamo un terzetto di spinta e di presenza sui calci piazzati: Letizia (Carpi-Chievo è una buona occasione per schierarlo), Paletta (lo vedremo spesso nell’aria avversaria granata in cerca di gloria) e Nagatomo (a San Siro contro il Frosinone altra chance per il giapponese che sembra sia entrato nelle grazie di Mancini). In mezzo al campo spazio a Laxalt (quando è in forma è incontenibile), Benassi (il gran gol segnato alla Lituania con la maglia dell’Under 21 influirà positivamente sulla testa del giovane gioiello di Ventura), Vecino (sfida da ex contro l’Empoli per il giovane uruguaiano della Viola) e Castro (contro la difesa carpigiana potrebbe trovare spazi importanti). Infine il tridente della 13/a: Denis (con Pinilla squalificato, el Tanque ha la grande occasione per dimostrare il suo valore), Djordjević (con Klose in dubbio, potrebbe approfittare di un turno tutto sommato favorevole all’Olimpico contro il Palermo) e Borriello (inutile dirlo, le speranze di salvezza del Carpi passano per i suoi piedi… e per la sua testa!).
POLLICE GIÙ – Come sempre, iniziamo dai giocatori che sicuramente mancheranno nella 13/a di Serie A, a cominciare dai quattro squalificati: Koulibaly, De Maio, Pinilla e Dionisi. Attenzione, però, agli infortunati recenti (in questo senso, le gare delle Nazionali sono sempre pericolose) come Gabbiadini, Mertens, Salah, Pereyram de Jong, Błaszczykowski, Muñoz e Mauri. Un occhio di riguardo, infine, ai giocatori in forte dubbio, da monitorare fino all’ultimo: Destro, Gervinho, Mandžukić, Lichtsteiner, Tolói, Luca Rigoni, Pucciarelli, Klose, Muriel e Džemaili sono i nomi più “pericolosi”.
Vediamo, dunque, gli undici poco raccomandabili di questa settimana: Rafael fra i pali del Bentegodi concede troppo e di fronte avrà il Napoli, vera e propria macchina da gol. In difesa ricorriamo solo se obbligati a gente come Diakité (a San Siro contro Icardi e soci), Cannavaro (Perotti, Lazović e Pavoletti non sono dei bei clienti) e Felipe (a nostro avviso l’anello debole della difesa di Colantuono). Non ci aspettiamo granché nemmeno da Rincón (in ballottaggio con Tachtsidis), Cigarini (la costanza e la titolarità, fino alla scorsa stagione, erano i suoi punti di forza), Fernando (giallo in vista in quel di Udine) e Matuzalém (il Verona ha seri problemi e la sfida contro il Napoli è di quelle a dir poco proibitive). Lasciamo perdere anche tre attaccanti come Pazzini (abbiamo scelto Reina in porta anche perché ci ispira poco il numero 11 gialloblù), Ciofani (se non fosse stato per la Fiorentina, la difesa dell’Inter in casa sarebbe ancora imbattuta) e Livaja (vero che dovrebbe giocare perché Pucciarelli è in dubbio, ma a Firenze è atteso da un compito più che arduo).