Ward-Prowse: il capitano di domani
Ad appena ventun anni, James Ward-Prowse ha già giocato più di 80 partite con la maglia del Southampton, esordendo all’età di sedici anni in prima squadra. Oltre all’avventura con i Saints, il giovane centrocampista inglese è anche diventato il capitano della Nazionale Under 21, che il 16 novembre scorso ha sconfitto per 3-1 la Svizzera; al termine dell’incontro, di cui Ward-Prowse è stato protagonista con un gol dagli undici metri, ha voluto rispondere ai tanti elogi che gli sono giunti negli ultimi tempi, su tutti quelli del commissario tecnico Roy Hodgson, che lo ha descritto come un giovane dalle grandi prospettive.
Il giocatore del Southampton ha voluto approfittare di un’intervista rilasciata in veste di capitano dopo la vittoria di lunedì, per fare il punto della situazione sulla sua carriera e parlare di come immagini i suoi sviluppi, partendo proprio da quella fascia che indossa in Nazionale: “Ovviamente è un grandissimo onore per me, ha ampliato la mia esperienza e mi ha permesso di provare un nuovo ruolo in una squadra (quello del capitano, ndr), mi sto godendo ogni momento… Probabilmente non sono il tipo di capitano che grida su ogni pallone e detta legge, ma mi piace essere una voce ascoltata in campo, dare il buon esempio e trascinare la squadra.”
Proseguendo, Ward-Prowse non si nasconde dalla possibilità di indossare, un giorno o l’altro, anche la fascia dei Saints, la squadra con cui ha giocato sin da bambino: “Diventare capitano del Southampton è un obiettivo a lungo termine che mi sono posto, questa esperienza mi sarà molto utile per raggiungerlo e Gareth (Southgate: allenatore della Nazionale inglese Under 21, ndr) mi ha aiutato molto ad adattarmi nel ruolo di capitano”.
Il centrocampista inglese, dopo aver elogiato Southgate per l’impatto avuto sul gruppo della Nazionale giovanile, chiude poi la sua intervista analizzando la propria situazione con i Saints: “Penso che ora abbiamo una squadra più forte ed esperta, quindi è anche più difficile per i giovani farsi spazio, ma anche questa situazione va vissuta come una sfida… Sto cercando di garantirmi un posto a Southampton, il che al momento è la priorità, continuando ovviamente a fare bene con l’Inghilterra”.
Chiaro che per il giovane calciatore inglese ci sia ancora tanta strada da percorrere prima di arrivare in Nazionale maggiore o a guadagnarsi la fascia di capitano della propria squadra, ma forse nemmeno troppa: Ward-Prowse è un giocatore che ha già collezionato moltissime presenze in un campionato come la Premier League, in cui i giovani faticano a trovare spazio (assieme alla Serie A è il campionato europeo in cui c’è il minor impiego di calciatori provenienti dal vivaio), ma che è riconosciuto nel contempo come uno dei più competitivi. Questo sicuramente gli ha garantito la stima e le massime attenzioni di Hodgson, ma non solo.
Le voci di mercato su di lui si sono molto intensificate nell’estate scorsa ed è chiaro che, se arrivasse una chiamata importante, Ward-Prowse potrebbe rivedere i suoi progetti; in uno scenario simile tutto dipenderebbe dalla volontà di un giocatore che, in qualsiasi caso, rimarrà legatissimo ad una società che lo ha seguito sin da quando aveva otto anni. I Saints per adesso si tengono stretto il loro capitan futuro, come direbbero a Roma, consapevoli del suo valore e con la garanzia di un settore giovanile che, negli ultimi anni, sta plasmando giocatori di livello internazionale quasi a ripetizione, basti pensare a gente come Gareth Bale o Theo Walcott.