A Londra per la seconda giornata di queste ATP Finals scende in campo il gruppo “Nastase”. Murray regola in due set Ferrer dimostrando una tenuta mentale ottimale che gli consente di avere facilmente la meglio sul coriaceo tennista spagnolo. Il britannico non si fa distrarre dall’imminente finale di coppa Davis, allontanando di fatto le polemiche che lo volevano assente ingiustificato per queste finali. In serata Nadal supera senza patemi Wawrinka. Lo svizzero butta via la sua partita fornendo probabilmente la sua più brutta prestazione del 2015 e venendo anche fischiato sonoramente dal pubblico londinese.
Alla O2 Arena alle 15 va dunque in scena la rivincita della semifinale del Master 1000 di Parigy-Bercy nella quale Murray aveva liquidato Ferrer dopo due agevoli set (6-4, 6-3). Lo spagnolo qui a Londra cerca la vendetta sportiva, ma deve nuovamente soccombere contro un avversario più completo di lui sotto ogni aspetto di gioco. Il primo set segue l’andamento dei servizi fino al 5-4 per Murray con Ferrer in battuta. Lo scozzese fino a quel momento abbastanza rinunciatario, si fa aggressivo e complice anche un sanguinosissimo doppio fallo finale di Ferrer porta a casa il primo parziale (6-4). Andy rimane lucido e concentrato anche nel secondo set mentre il numero 7 del mondo sembra sempre meno incisivo e con sempre meno soluzioni da offrire. Il Britannico dopo aver subìto un break a zero, rifila un parziale di cinque giochi a uno allo spagnolo e di fatto chiude una partita tatticamente abbastanza noiosa in un’ora e mezza precisa di gioco (6-4 6-4).
In serata anche Nadal, come Ferrer, cerca la rivincita del quarto di finale perso pochi giorni prima sempre a Parigi-Bercy contro Wawrinka. Break e contro-break in avvio e primo set che si decide nel settimo gioco quando il maiorchino strappa la battuta dello svizzero che sfoga tutta la sua frustrazione spaccando la racchetta per terra durante la pausa. Primo parziale che si chiude con Nadal che tiene il servizio (6-3) e Wawrinka tradito inspiegabilmente dai nervi e dai tantissimi errori gratuiti (ben 13). Nel secondo set non c’è reazione del numero 4 del mondo che viene anche fischiato durante i suoi innumerevoli errori. Stanco, nervoso e sfiduciato lo svizzero cede senza mai combattere contro un Nadal solido e concentrato che con il minimo sforzo chiude la pratica per 6-3 6-2.
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