Formula 1, GP Brasile – Rosberg, vittoria e di nuovo vicecampione

Interlagos, circuito storico, è teatro della 44esima edizione del Gran Premio del Brasile: già dal venerdì si prevedeva un dominio Mercedes, e dopo una partenza senza incidenti le due frecce d’argento hanno sempre fatto gara a sé. Non basta la strategia per la Ferrari, che comunque mantiene terza e quarta posizione;

La partenza del GP risente ancora delle polemiche sulle dichiarazioni controverse di Jean Todt riguardo i fatti di Parigi (il presidente della FIA avrebbe detto “Ogni giorno, sulle nostre strade, perdono la vita 3.500 persone, trenta volte in più rispetto al numero di persone che sono morte negli omicidi di Parigi”: paragone piuttosto infelice); sul lato sportivo, Sainz jr. ha sofferto di un problema tecnico nel giro d’installazione, e partirà dai box; il gruppo sarà chiuso da Ricciardo e Alonso, penalizzati per la sostituzione di componenti del motore.

Caldo secco e 30% di probabilità di pioggia, quando si spengono i semafori: Rosberg, scattato dalla pole, chiude la porta in faccia al compagno di squadra Hamilton, mentre dietro le due Ferrari tengono la posizione; nessun incidente, ma subito fuori Sainz (“I have no power” e gara finita). Bella la partenza di Bottas (ora quinto) e Ricciardo (14esimo), che subito però si ferma ai box per andare su gomme medie.

Malgrado il circuito sia tra i più brevi del mondiale, il dato impressionante della primissima fase di gara è il distacco tra Mercedes e Ferrari: con gomma nuova, il capofila Rosberg guadagna mezzo secondo a giro su Vettel; soltanto dopo dieci tornate il distacco sul giro secco si assottiglia. Allo stesso tempo, già comincia la girandola dei pit-stop: la tendenza generale è di anticipare la sosta (si sono già fermati, tra gli altri, Hülkenberg, Grosjean, Bottas e Massa), Hamilton è l’unico a resistere fino al giro 15 ma rientra sempre in seconda piazza.

Il neocampione del mondo, dopo al sosta, rompe gli indugi e presto rientra in zona-DRS, ma senza mai riuscire a impensierire Rosberg; dopo alcuni giri a contatto, l’inglese poi lo lascia prendere vantaggio per non rovinare le proprie gomme. Giro 33: Sebastian Vettel è il primo a effettuare il secondo pit-stop, per montare nuovamente le gomme soft (strategia a tre soste), seguito un giro dopo da Nico e due da Lewis, che restano su medie (con Räikkönen che resta in pista). Dopo avere mantenuto un ritmo superiore alle due Mercedes, Seb torna alle medie al giro 48 (un giro dopo la seconda sosta di Kimi): il cambio di strategia ha accorciato il distacco, ma senza cambiare le posizioni.

Ultimi 20 giri: Hamilton è il primo a scendere sotto il piede di 1′15″, ma Rosberg riesce a mantenersi fuori dal rischio-DRS; Sebastian Vettel è l’unico a girare su tempi paragonabili a quelli delle Mercedes, riuscendo a restare attorno ai 15 secondi di distacco. Vince quindi Rosberg, seguito dal compagno di squadra e dalle due Ferrari di Seb e Kimi; tutti doppiati dal quinto posto di Bottas in poi, a riprova che la Formula 1 odierna è un gioco a due.

 

RISULTATI GP BRASILE 2015
1. Rosberg Mercedes 71 giri completati
2. Hamilton Mercedes +7″7
3. Vettel Ferrari +14″2
4. Räikkönen Ferrari +47″5
5. Bottas Williams +1 giro
6. Hülkenberg Force India +1 giro
7. Kvyat Red Bull +1 giro
8. Massa Williams +1 giro
9. Grosjean Lotus +1 giro
10. Verstappen Toro Rosso +1 giro
11. Maldonado Lotus +1 giro
12. Pérez Force India +1 giro
13. Nasr Sauber +1 giro
14. Ricciardo Red Bull +1 giro
15. Button McLaren +1 giro
16. Alonso McLaren +1 giro
17. Ericsson Sauber +1 giro
18. Stevens Manor-Marussia +3 giri
19. Rossi Manor-Marussia +3 giri
Ritirato: Sainz jr. (Toro Rosso).

Classifica piloti: Hamilton 363, Rosberg 297, Vettel 266, Bottas 136, Räikkönen 135, Massa 121, Kvyat 94, Ricciardo 84, Pérez 68, Hülkenberg 52, Verstappen 48, Grosjean 47, Nasr 27, Maldonado 26, Sainz jr. 18, Button 16, Alonso 11, Ericsson 9.

Classifica costruttori: Mercedes 660, Ferrari 401, Williams 257, Red Bull 178, Force India 120, Lotus 73, Toro Rosso 66, Sauber 36, McLaren 27.