LA CAPOLISTA SE NE VA? – Nelle ultime stagioni eravamo abituati al duo, ormai abbastanza scontato, composto da Benfica e Porto in vetta alla classifica, ma quest’anno non sembra essere così: con 26 punti in 10 partite, la capolista è lo Sporting Lisbona. Considerando l’ottimo calciomercato svolto in estate, non c’è da meravigliarsi più di tanto. La differenza, che ha permesso di staccare il Porto, secondo in classifica, è stata fatta (per ora) tra la settima e la decima giornata, in cui gli uomini di Jesus hanno collezionato quattro vittorie consecutive (da segnalare, a tal proposito, il perentorio 0-3 in casa del Benfica), segnando dieci reti e subendone solo una. Gli uomini di Lopetegui devono invece recuperare una partita, ma sono distanti 5 punti dalla capolista: pesa molto il pareggio a reti inviolate con lo Sporting Braga all’ottava giornata che ha impedito di tenere il passo, per il momento, dei primi della classe. D’altro canto, nelle prossime settimane, il Porto avrà la grande occasione di accorciare a 2 i punti di svantaggio.
LA CORSA ALL’EUROPA CHE CONTA – Con 20 punti in 10 giornate, al terzo posto, valevole per la qualificazione ai preliminari di Champions League, c’è lo Sporting Braga, che nelle ultime quattro partite si è dimostrato la migliore difesa del campionato, senza subire alcuna rete (da segnalare i due pareggi a reti inviolate contro Arouca e Porto). Al quarto e quinto posto ci sono Benfica (con una gara da recuperare, ma che deve imprimere nei prossimi turni un cambio di marcia indispensabile per risalire in classifica) e il Rio Ave, entrambe a 18 punti: dopo questo primo scorcio di stagione, la sensazione è che la corsa a questi due posti valevoli per la qualificazione in Europa League possa diventare davvero avvincente. Non dobbiamo certo dimenticare Vitória de Setúbal, Marítimo, Estoril, Paços Ferreira, a quota 14 punti in classifica, e il Belenenses, a quota 13, che sono pronti a dar battaglia per tutto il resto della stagione con l’obbiettivo di raggiungere la qualificazione alla prossima Europa League. Solo con la continuità, per alcune di queste non raggiunta tra la settima e la decima giornata, ci potrà essere la vera battaglia, si spera ad armi pari.
NEL LIMBO DI META’ CLASSIFICA – Con un solo gol segnato nelle ultime quattro partite, tre pareggi e una sconfitta (contro lo Sporting Lisbona, piuttosto preventivabile), sembra essersi inceppata la “macchina” Arouca, autore di un buon avvio di stagione. Si necessita, quindi, di un cambio di marcia, per cercare di risalire e di dare un senso al proprio campionato e per evitare di sprofondare nelle zone calde della classifica. Cammino quasi identico per Nacional e Vitória de Guimarães, rispettivamente a 11 e 10 punti in classifica e con i primi vincenti nello scontro diretto la scorsa giornata: 4 punti nelle ultime quattro gare per entrambe le squadre, segno che qualcosa di più la si deve cercare di fare.
LA LOTTA PER NON RETROCEDERE – Male nelle ultime quattro partite il Tondela, che ha collezionando solo due pareggi contro Moreirense e Arouca ed è sprofondato all’ultimo posto in classifica con soli 5 punti: o si cambia ruolino di marcia o l’epilogo non sarà dei migliori a fine stagione. Al penultimo posto, entrambe a 6 punti, ci sono due squadre: l’União Madeira, che deve recuperare due partite, e l’Académica, in netta ripresa dopo le prime sei traumatiche giornate, in cui sono arrivate solo sconfitte: tre pareggi e una vittoria nelle ultime quattro gare sono un buon bottino (e lo sarebbe anche per squadre che possono puntare a un piazzamento migliore) e dopo lo shockante avvio di campionato i presupposti per la salvezza ci sarebbero tutti. Concludiamo il tutto menzionando altre due squadre in piena lotta per non retrocedere: il Moreirense (a quota 7 punti in classifica), in netta ripresa con 5 punti nelle ultime quattro partite, e il Boavista (a quota 9 punti in classifica), alla ricerca della svolta dopo il solo punto conquistato negli ultimi turni.