La RSL svizzera arriva nel Regno Unito
Grazie all’accordo con il gruppo British Telecom, il calcio professionistico svizzero della Raiffeisen Super League è sbarcato nel Regno Unito, con lo slogan “You have to see it to believe it” (“Dovete vedere per credere”). L’accordo è stato salutato con grande entusiasmo da Claudius Schäfer, Chef Executive Officer (CEO, una figura paragonabile a quella dell’Amministratore Delegato, presente nel nostro ordinamento e linguaggio comune) della Swiss Football League (SFL).
“È un grande onore, per noi, essere presenti su questa piattaforma, così attenta al calcio. Verrà trasmessa una partita della RSL per ogni turno” ha dichiarato il CEO di SFL. “Ogni nuova diffusione televisiva del nostro campionato, che sia in Inghilterra, nei paesi dell’area balcanica, in Sudamerica, in Giappone, ovunque insomma, contribuisce alla promozione del calcio svizzero nel mondo” ha aggiunto Schäfer. “Gli effetti positivi di queste trasmissioni, sono molto importanti per la crescita dei nostri club calcistici” ha concluso il dirigente della Lega.
Al di là dell’aspetto d’immagine della trasmissione della RSL nel Regno Unito, universalmente considerato “culla del calcio”, si deve prendere atto che, ormai, le partite del massimo torneo di calcio rossocrociato, sono trasmesse ai quattro angoli del globo: a fruirne, gli spettatori di 45 Stati, dall’Argentina agli USA (gli incontri si possono vedere persino in Alaska, e nella Terra del Fuoco), passando per il Giappone. Si calcola che circa 250.000 cittadini elvetici, vivano nei 45 Paesi dove è possibile assistere alla trasmissione delle partite.
Naturalmente, quello che si augurano gli addetti ai lavori, è che il calcio svizzero professionistico trovi appassionati anche tra i nativi, e non solo tra i cittadini con passaporto rossocrociato, residenti all’estero. Tra gli stranieri più interessati (al pari di ciò che accade per la Serie A), i giapponesi sono tra quelli che seguono con più attenzione le gesta dei loro giocatori: Yuya Kubo (YB) e Yoichiro Kakitani (Basilea). A loro volta, il paraguagio Dario Lezcano (Lucerna), l’argentino Gonzalo Zárate (Thun) e il venezuelano Alexander González (YB) stanno facendo parlare di loro numerosi nativi del Sudamerica.
In Europa, oltre alla Gran Bretagna, il campionato svizzero viene trasmesso nella regione balcanica, dove viene seguito con attenzione e passione: sono, infatti, parecchi i giocatori svizzeri originari di quest’area (e di nazionalità albanese o dei Paesi della ex Jugoslavia), militanti nelle squadre di RSL. Infine, il calcio elvetico è visibile anche in alcuni paesi africani (Africa del Nord e Corno d’Africa) e in Medio Oriente, compreso Israele. Ci auguriamo, a questo punto, che, come auspicato da molti, a inizio stagione, si possano vedere, anche in Italia, almeno le partite del Lugano allenato da Zeman. Si parlava, infatti, di un interesse specifico, manifestato da parte di un canale satellitare della Penisola. Voci, in tal senso, parlano di possibilità concrete, al momento della ripresa del massimo campionato svizzero di calcio, a febbraio. Staremo a vedere. Molto, si dice, dipenderà dai risultati dei bianconeri ticinesi.