Che lo Special One non sia campione di simpatia è risaputo, che l’attuale classifica del Chelsea in Premier procuri del libido ad alcuni dei suoi nemici non deve stupire, come non può meravigliare che qualche suo ex giocatore abbia il dente avvelenato con il tecnico.
Rancore verso un allenatore che spesso ha sedotto dei giocatori per poi abbandonarli sul più bello non reputandoli idonei al suo team. Negli anni, causa la disponibilità economica del club di Abramovich, i rinnegati da Mourinho sono stati tanti, tutti esiliati in prestito presso altre società o venduti dai Blues. Tanti giocatori, quindi , con un nemico in comune e nei tempi moderni quando si condivide qualcosa con qualcuno si crea una chat.
Infatti da quanto raccontato in un intervista da Patrick Bamford, giocatore attualmente in prestito al Crystal Palace ma di proprietà della squadra di Londra, sembrerebbe che proprio questi rinnegati di Mourinho si tengano in contatto tramite una chat su Whatsapp. Per la precisione 33 giocatori che si tengono in contatto raccontando la propria vita privata e quella professionale, in questo social. Ascoltando le parole di Bamford si può capire che il tecnico portoghese sia spesso argomento di discussione: ”C’è più Chelsea altrove che a Stamford Bridge, mi sembra evidente… Ci raccontiamo i nostri fine settimana, la nostra vita fuori dal calcio, ma non manca mai un po’ di veleno contro chi ci ha scartato. La chat è così attiva che spesso i cellulari si scaricano all’ora di pranzo!”.
Ecco la lista dei calciatori: Delač ( portiere); Aké, Christensen, Cuevas, Davey, Hector, Houghton, Kalas, Kane, Manea, Omeruo, Wallace (difensori); Angban, Baker, Boga, Chalobah, Cuadrado, Marin, Pantić, Pasalić, Piazon, van Ginkel (centrocampisti), Solanke, Rodríguez, Perica, Nathan, Victor Moses, Feruz, Davila, Brown, Bamford, Atsu(attaccanti). Vi siete accorti che manca Salah?! A quanto pare a settembre ha abbandonato il gruppo.
Probabilmente molti di loro sono indispettiti dall’atteggiamento dell’allenatore di Setúbal e si sentirebbero utilissimi in questo Chelsea irriconoscibile di inizio stagione. Tuttavia possiamo dire, scorrendo i nomi, che pochi stanno lasciando il segno nell’attuale esperienza e molti di loro non sono riusciti a fare il salto di qualità richiesto tra buon giocatore e campione nel corso dei vari prestiti, basti pensare a Wallace, Marin, Piazon e van Ginkel.
Mourinho comunque nonostante l’avversione di alcuni partecipanti al gruppo è cosciente che questi ragazzi sono degli investimenti e potrebbero comunque essere utili in futuro. Lui continua a seguirli, sperando in una maturazione del talento e tiene monitorato il loro dark side attraverso uno psicologo che il club spedisce regolarmente da ognuno per valutarne l’umore.
Lo Special non ha mezze misure o sei nel progetto o ne sei fuori, non ci sono giri di parole con lui, le sue scelte sono sempre inequivocabili. Facile quindi sentirsi ripudiati, bocciati, scartati. Ciò nonostante il prestito, piuttosto della cessione, dovrebbe significare una nuova chance e i giocatori dovrebbero capire che per stare nel gruppo di Hazard, Fàbregas, Willian e Diego Costa bisogna fare il salto di qualità, altrimenti non rimane che il gruppo dei rifiutati su Whatsapp.