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NFL – Week 9: la beffa per Peyton e i Broncos, per Philadelphia vittoria fondamentale

Indianapolis Colts-Denver Broncos 27-24

Peyton Manning (21/36, 281 yard, 2TD, 2INT) giunge al Lucas Oil Stadium, che non si sarebbe nemmeno costruito senza le sue vittorie in maglia Colts, a 284 yard e una vittoria dal record ogni tempo. Nel secondo tempo della sfida tra i padroni di casa e i suoi Broncos sembra intenzionato a conseguire entrambi i primati, lanciando come forse mai in stagione e completando spesso e volentieri per Demariyus Thomas (5 ricezioni, 50 yard), Owen Daniels (6 ricezioni, 102 yard, TD) e gli altri ricevitori della franchigia del Colorado. Nonostante l’ottimo inizio di Indy e di Andrew Luck (21/36, 252 yard, 2TD), che nel primo tempo vanno sul 17-0, i capolista della AFC West non si danno per vinti e rientrano in partita pareggiando a quota 17 e poi a quota 24. Sul 27-24 (poi risultato finale) succede l’imponderabile: a 3 yard dal record e con sette minuti ancora da giocare, Manning viene intercettato da Darius Butler. I Colts tentano di tenere il pallone per non ridarlo al numero 18 e per una serie di errori clamorosi di Denver ce la faranno. Dapprima Aqib Talib mette due dita nell’occhio di un avversario determinando una penalità costosa e poi un holding della difesa dà un primo down automatico ai Colts (4-5) che possono quindi far passare gli ultimi secondi di gioco e prendersi la vittoria, meritata, mentre Manning li osserva dalla sideline. Quindi niente doppio record per il numero 18 e niente vittoria per i suoi Broncos (8-1), appuntamento con la storia rimandato alla partita casalinga contro i Kansas City Chiefs di settimana prossima.

Dallas Cowboys-Philadelphia Eagles 27-33

Ennesimo overtime ed ennesima partita incerta della settimana al Cowboy Stadium. Gli Eagles di Sam Bradford (25/36, 295 yard, TD) ma soprattutto dal grande ex DeMarco Murray (18 corse, 83 yard, TD) si impongono sui casalinghi Cowboys (2-6), costringendoli alla sesta sconfitta consecutiva e sul fondo della NFC East. Partita molto equilibrata con le due rivali divisionali che rispondono colpo su colpo. La buona partita di Matt Cassel (25/38, 299 yard, 3TD, INT) vede però l’ex Patriots lanciare un brutto intercetto ritornato in end zone da Jordan Hicks. Altro protagonista Dez Bryant (5 ricezioni, 104 yard, TD), tornato alla segnatura e alla forma migliore dopo l’infortunio al piede. Nel supplementare Chip Kelly è coraggioso a correre un quarto down e la fortuna premia i suoi Eagles (4-4): la successiva ricezione di Jordan Matthews (9 ricezioni, 133 yard, TD) vale il touchdown e la vittoria che a fine anno potrebbe rivelarsi decisiva.

Nelle altre due partite della serata americana i New York Giants si sbarazzano dei Tampa Bay Buccaneers con il punteggio di 32-18 maturato in Florida. Eli Manning (26/40, 213 yard, 2TD, 2INT) lancia i suoi touchdown su Shane Vereen e Reuben Randle e la difesa di prende cura di Jameis Winston (19/36, 269 yard, TD su corsa) e degli altri Bucs. Da notare il ritorno sul campo di Jason Pierre-Paul, fortissimo defensive end dei Giants, che in estate aveva perso un dito della mano in un incidente domestico.
Chiudeva il programma la gara tra Atlanta Falcons e San Francisco 49ers: Blaine Gabbert (15/25, 185 yard, 2TD, 2 INT) sostituisce Colin Kaepernick in cabina di regia e riesce a portare una insperata vittoria al Levi’s Stadium. Da squadra rivelazione, i Falcons (6-3) tornano al ruolo di comprimari dopo l’ennesima prova anonima conclusasi sul 17-16 per i californiani.