Basket, Serie A – Le conferenze degli allenatori dopo Cremona-Reggio Emilia
Al termine dell’anticipo della sesta giornata di Serie A Beko tra Cremona e Reggio Emilia vinta dai padroni di casa con il punteggio di 68-61, i due allenatori si sono presentati nella sala stampa del PalaRadi per analzzare la partita.
Cesare Pancotto: “Partita di grande intensità con una buona difesa e un buon attacco. Abbiamo difeso benissimo e abbiamo abbassato notevolmente le percentuali avversarie. Abbiamo avuto il sopravvento nelle statistiche e siamo riusciti a mettere pressione sia sulla linea di passaggio che sulla linea di esecuzione. Abbiamo giocato in attacco con molta organizzazione e abbiamo fatto una partita importante ache dal punto di vista offensivo. Volevamo dimostrare ai tifosi qualcosa e ci siamo riusciti. Apprezzo anche le vittorie contro Caserta e Torino che sono al nostro livello e giocheranno per la permanenza fino all’ultimo. Voglio fare i complimenti ai miei giocatori perché solo chi lavora può ottenere risultati. Questa squadra sta crescendo. Ogni mese la squadra deve progredire e andando avanti riusciamo a conoscerci sempre più nonostante i 7 giocatori nuovi e il play titolare non disponibile. Abbiamo fatto una gestione sulla partita molto importante e questo è il valore aggiunto rispetto al mese scorso”.
Massimiliano Menetti: “Complimenti a Cremona che ha vinto meritatamente questa partita. Rispetto a martedì il nostro livello di gioco era diverso. Temevo questa partita perché sapevo Cremona avrebbe messo in campo molta energia. Quando facevamo fatica è subentrato il nervosismo e non abbiamo mai preso il ritmo e non siamo mai riusciti a entrare veramente in partita. Dopo martedì speravamo in un risultato diverso ma il nervosismo ha determinato il risultato finale. Ci sono tanti meriti di Cremona e demeriti nostri. Abbiamo difficoltà nell’uno contro uno e non siamo mai riusciti a ripartire in contropiede ma Cremona ha giocato davvero bene. Dopo quello che abbiamo fatto lo scorso anno dobbiamo capire che veniamo considerati dagli avversari come una grande squadra e contro di noi daranno tutti il massimo”.