Fare la formazione il venerdì o il sabato prima del primo anticipo di Serie A è uno dei riti sacri per un buon fantacalcista che si rispetti. Quello è il momento dei dubbi, delle certezze, delle scelte. Mettere tizio in campo e lasciare caio in panchina può rivelarsi la scelta azzeccata o una mossa scellerata. E ci sono tante varianti da tener conto: intanto, bisogna sapere chi è destinato a saltare il turno di campionato (squalificati, infortunati e non convocati), per i restanti, occorre valutare come hanno vissuto la settimana di allenamenti e gli incroci che regala loro il calendario. Poi è un mix di fantasia, intuito, coraggio e una buona dose di fondoschiena. Ma la fortuna va aiutata e per questo, con umiltà, vi lasciamo i nostri consigli su chi schierare e chi no, consapevoli che, inevitabilmente, accadrà di essere brutalmente smentiti dai fatti!
Fra i pali, fossimo in voi, eviteremmo Karnezis (il Napoli ne ha fatti cinque anche in Europa League e senza Gonzalo Higuaín). Fuori dai vostri undici titolari anche Rosi (dovrà marcare Perotti: non sarà un pomeriggio semplice per l’ex Roma), Felipe (si legga il commento su Karnezis!) e Nagatomo (sulla fascia di sua competenza transiterà Bruno Peres e il Torino, si sa, sulle corsie laterali è pericoloso). Fra i centrocampisti, quattro nomi da lasciare, al più, in panchina: Duncan (il ghanese è in continuo ballottaggio con Biondini), Fernando (contro il centrocampo della Viola c’è sempre il rischio di… non capirci nulla!), Iturra (dovrà correre per quattro, visto che i suoi dirimpettai saranno Allan, Jorginho e Hamšík) e Parolo (in forte dubbio, non è detto che Pioli lo rischi in una partita delicata come il derby). Infine, l’attacco: Maccarone (contro la Vecchia Signora difficilmente troverà la via della rete), Théréau (trasferta proibitiva contro un Napoli che nelle ultime cinque partite di campionato ha subito un solo gol) e Lasagna (sfrutterà l’assenza di Borriello nell’attacco carpigiano? Finora, otto presenze e nemmeno una rete all’attivo) sono i centravanti che ci convincono meno.