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Formula 1, GP Messico – Rosberg vince, Vettel molla il colpo

Dalle emozioni del sabato con tante monoposto racchiuse in un secondo, alla noia della domenica: il GP del Messico regala pochissime emozioni e smonta tutte le aspettative venutesi a creare ieri. Rosberg vince senza essere mai impensierito da un Hamilton, pago del titolo mondiale e comodamente secondo, mentre Ferrari e Red Bull si sciolgono.

Lo scatto alla partenza di Rosberg è ottimo e, a differenza di Austin, il pilota tedesco riesce a difendersi da Hamilton girando alla prima curva davanti a tutti; non altrettanto reattivo Vettel, che alla vigilia sperava in un contatto tra i due piloti Mercedes, e invece subisce la legge del contrappasso: sfilato da Kvyat e toccato da Ricciardo che gli pizzica l’anteriore destra e lo costringe ad un intero giro con il pneumatico forato.

Una partenza choc per la Ferrari, già nelle retrovie con Kimi che dopo un paio di giri riesce a risalire solo fino al quattordicesimo posto, ma ben peggiore per il solito Calimero Alonso, richiamato ai box per un problema alla power unit senza poter compiere neppure una tornata, ma questa volta lo spagnolo evita qualsiasi team radio galeotto. Nando sembra ormai un malato terminale che attende solo la fine della stagione.

Il cambio gomme anticipato, seppur costretto, di Vettel, porta le due Williams a fare il proprio pit stop al nono giro; Red Bull e Mercedes proseguono invece restando fedeli alla strategia con una sola sosta. Al giro 18 la lunga rimonta di Vettel subisce un altro brusco stop dopo essere risalito fino alla casella 11: avantreno perso e testacoda che lo rispedisce al sedicesimo posto.

Mentre le due frecce d’argento hanno già salutato tutti prendendosi dopo 20 tornate ben 15 secondi di vantaggio, i riflettori sono allora tutti per Kimi, partito dall’ultima fila e già affacciato sul panorama del podio, in sesta posizione, prima del secondo round con Bottas: dopo il contatto all’ultimo giro in Russia, infatti, i due finlandesi si ritrovano a distanza ravvicinata e replicano cozzando a parti invertite; un contatto che costringe Räikkönen al ritiro, il secondo consecutivo.

Le tinte rosse della Ferrari sfumano così ulteriormente su un weekend che si tinge giro dopo giro solamente di grigio: le due Mercedes volano via a braccetto con un ritmo insostenibile per chiunque e non vengono impensierite neppure quando il gap si azzera per l’ingresso della safety car: Vettel infatti si stampa a muro al giro 52 cancellando del tutto ogni sfumatura di rosso sul Messico e permettendo al gruppo di ricompattarsi, Kvyat opta per il cambio gomme e così Bottas si prende il terzo posto alle spalle delle due frecce d’argento che riprendono a martellare al nuovo via libera fino alla bandiera a scacchi.

Rosberg conquista dunque il primo Gran Premio del Messico della nuova Era mentre Hamilton completa la decima doppietta della stagione, lasciando ancora una volta solo le briciole agli avversari, orfani, per un weekend, della Ferrari che chiude la trasferta nella terra del tricolor con uno zero tondo e tanti rimpianti dopo un sabato esaltante.

 

RISULTATI GP MESSICO 2015
1. Rosberg Mercedes 71 giri completati
2. Hamilton Mercedes 1″9
3. Bottas Williams 14″5
4. Kvyat Red Bull  16″5
5. Ricciardo Red Bull  19″6
6. Massa Williams  21″4
7. Hülkenberg Force india  25″8
8. Pérez Force India 34″3
9. Verstappen Toro Rosso 35″2
10. Grosjean Lotus 37″9
11. Maldonado Lotus 38″5
12. Ericsson Sauber Rossi Manor-Marussia 40″1
13. Sainz Toro Rosso 48″7
14. Button McLaren 49″2
15. Rossi Manor-Marussia 1 giro
16. 
Stevens Manor-Marussia 1 giro

Ritirati: Alonso (McLaren), Nasr (Sauber), Räikkönen (Ferrari), Vettel (Ferrari).

Classifica piloti: Hamilton 345, Rosberg 272, Vettel 251, Räikkönen 129, Bottas 126, Massa 117, Kvyat 86, Ricciardo 84, Pérez 68, Verstappen 46, Grosjean 45, Hülkenberg 44, Nasr 25, Maldonado 24, Sainz jr. 18, Button 16, Alonso 12 Ericsson 9, .

Classifica costruttori: Mercedes 517, Ferrari 380, Williams 243, Red Bull 170, Force India 112, Lotus 69, Toro Rosso 64, Sauber 34, McLaren 28.