Allsvenskan 2015: alla vigilia dell’ultimo turno
Sabato 31 ottobre, dopo sette mesi e trenta giornate di battaglie, calerà il sipario sull’Allsvenskan 2015. Non è stata un’edizione come tutte le altre, e prova ne è la straordinaria partecipazione degli appassionati: si sono recati allo stadio, infatti, oltre due milioni di spettatori: un record. Il massimo dato di affluenza (1,956,042, dati della Svensk Elitfotboll, la Lega calcio professionistico svedese) risaliva alla stagione 1957/58, quella dei Campionati del Mondo disputati proprio nel Paese scandinavo.
Il trend, nelle ultime due stagioni, era stato positivo, con una crescita delle presenze allo stadio costante (si era passati dal 1,7 milioni a 1,8 milioni); tuttavia, quest’anno, probabilmente grazie al traino della vittoria nell’Europeo U21, unito ad altri fattori (la promozione nella serie maggiore dell’Hammarby, che ha garantito pressapoco 20.000 spettatori di media nelle gare casalinghe, e all’andamento del campionato, con tante squadre in lotta per la vittoria finale), si è raggiunto un risultato veramente insperato alla vigilia.
Non verrà cancellato il record, sempre della stagione 1957/58, di 13.000 presenze di media a partita; tuttavia, ci si augura di arrivare a 10.000. Non uno scherzo, considerato che le piccole squadre hanno stadi a capienza limitata, e un seguito, per forza di cose, ridotto. Sarebbe la prima volta, con il campionato nell’attuale formula a 16 squadre. Sicuramente, un motivo di grande orgoglio per Ola Rydén, Evenemangsansvarig (Dirigente responsabile degli Eventi) della Svensk Elitfotboll.
Tornando al calcio giocato, la febbre sale. A Norrköping si cerca di stemperare la tensione nel solito modo: allenandosi e provando a divertirsi, per tenere lontani i cattivi pensieri. I tifosi, sono, ovviamente, vicini alla squadra: gli allenamenti sono sempre presenziati, e saranno almeno 6.000, secondo parte della stampa, gli appassionati che seguiranno la squadra alla Swedbank Arena di Malmö per la partita decisiva: gli Snoka hanno strappato, infatti, altri mille biglietti per l’incontro, alla squadra ospitante. Si punta molto sulla rivalità tra gli Himmelsblått e i Kamraterna: a molti tifosi della squadra campione uscente, non andrebbe molto bene vedere festeggiare i detestati Blåvitt.
Tuttavia, i biancocelesti vogliono arrivare quarti, dal momento che, tenendo conto del risultato della Svenska Cupen (la detentrice è proprio il Göteborg), il piazzamento garantirebbe loro la qualificazione ai preliminari di Europa League. La matematica impone, quindi, al Malmö, almeno di pareggiare, per non essere sorpassato in extremis dall’Elfsborg, due punti indietro e impegnato in casa con il Falkenbergs, che avrà la testa già sullo spareggio per la permanenza nella massima serie. Niente “biscotti”, insomma.
Sulla necessità, per il Malmö, di non perdere per guadagnarsi un posto in Europa, punta il rude Lennartsson. Se gli Snoka non vincessero, e il suo Göteborg invece si, sarebbe campione. Naturalmente, l’allenatore svedese non parla con i giornalisti, e cerca di tenere alta la concentrazione dei suoi ragazzi. Il pari casalingo con l’Halmstad brucia ancora, e l’ombroso uomo di Växjö non vuole lasciare nulla d’intentato. C’è pressione, ovviamente: il Lennart Johanssons Pokal manca, da queste parti, dal 2007. L’allenatore, quindi, sul sito della squadra, ha chiesto tranquillità ai tifosi, in modo diplomatico, e quasi con dolcezza: “Vi ska göra allt för att vinna den och för att bli svenska mästare. För att kunna ladda så bra som möjligt ber vi ödmjukt våra fantastiska anhängare om att få träna i lugn och ro. Det är vi oerhört glada över. Nu är situationen speciell inför det avgörande som väntar i helgen och med två träningar kvar känner vi att fokus på matchen mot Kalmar FF behöver optimeras. Under hela säsongen har vi haft ett fantastiskt stöd, inte minst från våra anhängare på Gamla Ullevi. Jag lovar att vi ska göra allt som står i vår makt för att lördag 31 oktober ska bli en dag för alla blåvita att minnas. I den ambitionen vädjar vi om att få bästa möjliga förutsättningar för att förbereda oss.”
Semplificando al massimo, evitando di essere letterali: “Grazie per il sostegno, siete stati fantastici durante tutta la stagione. Faremo di tutto sabato per vincere la partita contro il Kalmar, e il campionato. Ma, per farlo, abbiamo bisogno, umilmente, di tranquillità. Quindi, ci vediamo allo stadio” Un discorso diplomatico, sicuramente preparato dall’ufficio stampa, al quale il rude Lennartsson si sarà limitato a dire: “Non voglio nessun rompiscatole tra i piedi giovedì e venerdì, a urlare, chiedere autografi e altre cose del genere. Allenamenti chiusi a tutti, vigilantes e rottweiler sguinzagliati attorno al centro sportivo.”
In casa AIK, invece, si pensa al futuro. Per Alm potrebbe esserci la panchina della nazionale maggiore maschile, mentre Goitom, in scadenza di contratto, ha fatto sapere che potrebbe restare, ma che sta valutando ipotesi, anche fuori dall’Europa. Per l’attaccante, 31 anni, si aprirebbero, secondo indiscrezioni di stampa, le porte della massima serie cinese. Staremo a vedere.