Il GP di Sepang ha portato strascichi non solo tra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, ma anche tra Lorenzo e la sua casa motoristica, la Yamaha: la scuderia giapponese infatti non avrebbe gradito la reazione di Lorenzo e i commenti post-gara dopo il traguardo su Valentino.
La sceneggiata di Lorenzo non è passata inosservata in Yamaha . Lo spagnolo che urla chiedendo la squalifica fuori dalla direzione gara, le lamentele per la penalità troppo poco severa, gli insulti a Valentino Rossi non sono stati graditi, portando ad intervenire in prima persona Lin Jarvis, manager director Yamaha, che intervistato da Sky ha detto la sua sull’argomento: “Non è lo scenario peggiore. Lo scenario peggiore è quando qualcuno si fa male, quindi penso che questa non sia la peggiore delle ipotesi. Riusciremo a gestire la situazione. Penso che quello che è successo oggi in pista sia il risultato di almeno un paio di gare di dura rivalità tra Marc Marquez e Valentino Rossi. Da Phillip Island è emerso quanto Valentino ha dichiarato ai media l’altro giorno circa il tentativo di Marc di controllare la gara e tentare di influenzare il campionato: quello che abbiamo visto in gara è stata la vendetta di Marc Marquez verso Valentino. Se analizziamo la gara in dettaglio e si considerano tutte le mosse di Marc, nessuna di loro è scorretta in assoluto. Ma bisogna guardare la situazione da una prospettiva più ampia e si finisce per mettere in discussione la motivazione dello stile di gara e il modo e il tentativo con cui Marc ha disturbato chiaramente Valentino. Il quale si è innervosito ed ha reagito con una mossa scorretta, portando Marc all’esterno. Poi, purtroppo, Marc ha deciso di curvare colpendo la gamba di Vale: cosa che ha causato l’incidente e fatto cadere Marc alla fine. Mi spiace se un pilota cade. Ma Valentino è stato giudicato come il solo a commettere una manovra scorretta e per questo è stato penalizzato. Gli sono stati inflitti tre punti di penalizzazione, che aggiunti a quello di Misano lo faranno partire dal fondo della griglia a Valencia. Il nostro lavoro in qualità di team è quello di difendere gli interessi dei nostri piloti, ragion per cui, mentre non si può negare che la mossa di Valentino non andava fatta, allo stesso tempo, riteniamo che la pena è troppo dura, perché normalmente 3 punti si danno a un pilota scorretto e Valentino non lo è. Per questo abbiamo presentato appello alla FIM per la prima decisione della Direzione Gara. Dopo quarantacinque minuti di udienze, il nostro appello è stato rifiutato. E quando la FIM respinge il ricorso e si pronuncia in accordo con la decisione iniziale, la sentenza non è più impugnabile. Il caso chiuso.”
Lin Jarvis ha confermato che Rossi sarà al via a Valencia ed ha lanciato una frecciata al veleno al suo pilota per la sua reazione che lo ha portato in Direzione Gara a chiedere una penalizzazione ancora più dura per il campione di Tavullia: “Penso che i tre punti a parere di Jorge non sono sufficienti. Ognuno di noi può avere la propria opinione ma non è il lavoro di Lorenzo o il mio quello di decidere le regole. È il lavoro dei Commissari di gara. È una sua opinione, questo è tutto quello che posso dire.” La Yamaha, da voci di corridoio, pare non aver per nulla tollerato il comportamento di Lorenzo e si sussurra che potrebbero essere rivisti i rapporti contrattuali nel 2016. L’ipotesi di una Yamaha senza Lorenzo comincia a farsi sempre più realistica.