I suoi tifosi sapevano che Valentino Rossi stava abilmente mentendo, quando il “Dottore” – alla notizia della partenza obbligata per lui dall’ultima casella dello schieramento nell’ultima gara del Mondiale di Moto Gp a Valencia il prossimo 8 novembre per il “calcio” inferto alla moto di Marc Marquez che avrebbe provocato la caduta di quest’ultimo nello scorso Gran Premio della Malesia – aveva annunciato che non sapeva se avrebbe partecipato o meno all’ultima gara. Una “bugia” che è durata pochi giorni. Rossi a Valencia ci sarà. Lo ha confermato lo stesso pilota della Yamaha con un post sul suo profilo ufficiale Twitter. Questo il testo: “Grazie a tutti per il fantastico supporto, leggervi mi ha aiutato a superare amarezza e incazzatura. Da oggi si lavora per Valencia“.
E intanto, sull’episodio di Sepang tra Rossi e Marquez, arriva la voce di Javier Alonso, uno dei tre giudici della Commissione Gara del Gp della Malesia. Alonso ha così dichiarato ai microfoni di Cadena Cope: “Le tante immagini che abbiamo visto ci hanno convinto che Valentino si allarga per guadagnare pista, Marc avvicina la sua Honda alla Yamaha ed è allora che Rossi si muove, ma il suo non è un calcio. Non abbiamo compreso la gara e l’atteggiamento di Marquez, non ha fatto nulla di illegale, però ha portato la situazione a un limite privo di senso e per questo, anche se non ci sono giustificazioni, Rossi risponde in quella maniera. Non crediamo e non abbiamo ritenuto che Valentino meritasse una sanzione ancora più dura“.
Parole che, in pratica, scagionano Rossi. E che dovrebbero dare il là a una nuova cascata di commenti e polemiche.