Fare la formazione il venerdì o il sabato prima del primo anticipo di Serie A (in questo caso il martedì, visto che c’è il turno infrasettimanale!) è uno dei riti sacri per un buon fantacalcista che si rispetti. Quello è il momento dei dubbi, delle certezze, delle scelte. Mettere tizio in campo e lasciare caio in panchina può rivelarsi la scelta azzeccata o una mossa scellerata. E ci sono tante varianti da tener conto: intanto, bisogna sapere chi è destinato a saltare il turno di campionato (squalificati, infortunati e non convocati), per i restanti, occorre valutare come hanno vissuto la settimana di allenamenti e gli incroci che regala loro il calendario. Poi è un mix di fantasia, intuito, coraggio e una buona dose di fondoschiena. Ma la fortuna va aiutata e per questo, con umiltà, vi lasciamo i nostri consigli su chi schierare e chi no, consapevoli che, inevitabilmente, accadrà di essere brutalmente smentiti dai fatti!
Cominciamo il nostro undici di sconsigliati con Rafael: il portiere dell’Hellas Verona è reduce da quattro gol subiti contro la Samp e si appresta a sfidare la Fiorentina (i gialloblù in casa finora hanno sempre subito almeno un gol). La retroguardia è composta da Maurício (ricorda un po’ Montero per il suo rapporto con i cartellini), Andjelković (siamo noiosi e ripetitivi, lo sappiamo, ma marcare Higuaín di questi tempi non deve essere divertente) e Mário Rui (sorpresa la scorsa stagione, delusione quest’anno perché è ancora a secco di bonus). In mezzo al campo mettiamo Barreto (l’ombra del turnover sulle sue spalle), Khedira (non è escluso che Allegri preferisca Lemina al tedesco, per contrastare meglio la fisicità e la dinamicità del centrocampo del Sassuolo), Montolivo (continua a non convincerci) e Maresca (al San Paolo, contro Allan è compagni ci vorrà un’impresa). Davanti, per una volta, rinunciamo a Totò Di Natale (non potrà giocare tre gare in otto giorni, contro la Roma dovrebbe far panchina), Pavoletti (il Genoa fuori casa segna poco) e Destro (lo zero nella casella dei “gol fatti” pesa parecchio, per di più sfida la difesa dell’Inter, la meno battuta fino a questo momento in Serie A).