F1 – Qualifiche GP USA: Rosberg, pole position nella tempesta

Dopo l’impossibilità di correre nella giornata di ieri, tutto oggi per il Gp degli Usa 2105: qualifiche e gara. Si parte alle ore 9 locali (le 15 italiane). La pioggia è ancora pesante e il tracciato pieno di pozzanghere, anche se l’intensità dell’acqua non è quella dei giorni precedenti, quindi si corre, seppure con grandi difficoltà per i piloti.

Nella Q1 obbligo di montare le Heavy Rain, nessuno può azzardare a montare le Intermedie. Alcuni decidono di scendere subito in pista, altri (tra cui le Ferrari) aspettano. A 14 minuti dalla fine Sainz va a sbattere e la Direzione espone bandiera rossa con il rischio che, nel frattempo, le condizioni peggiorino. Dopo una decina di minuti si riparte. Le Red Bull dimostrano subito di poter competere con Hamilton e le Mercedes, grazie al telaio e alla bravura dei suoi piloti. Vettel fa segnare il tempo per qualificarsi ma si gira e va a sbattere con la posteriore destra contro il guard rail a bordo pista e decide di tornare ai box. Insieme allo spagnolo della Toro Rosso vengono eliminate le due Sauber e le due Marussia. Vettel si salva, facendo registrare l’ultimo tempo utile per qualificarsi alla sessione successiva.

Anche nella Q2 viene diramato l’obbligo di montare pneumatici Heavy Rain. Le due rosse continuano a soffrire rispetto alle frecce d’argento, che cominciano a ad alzare il ritmo. Sembra chiaro che saranno ancora una volta Hamilton e Rosberg a giocarsi la pole. Ma la vera e propria battaglia è quella che riguarda il passaggio alla Q3. I piloti in pista sembrano metronomi più che uomini di velocità: piede sul gas dolcissimo e tante correzioni, i traversoni e i “360” sono una norma più che un’eccezione. Le condizioni della pista peggiorano invece che migliorare e c’è la sensazione che possa scapparci la “vittima” illustre esclusa dalle prime 10 posizioni. E così è: Bottas chiude al 12esimo posto, quindi eliminato. Con lui Alonso (per soli 66 millesimi), le due Lotus e Button.

Prima della Q3 altra pausa per capire quali possano essere le condizioni della pista. Un pick-up passa a “spazzare” via l’acqua dal tracciato. In breve tempo si ritorna ad avere una situazione che probabilmente va aldilà delle condizioni sufficienti per girare ad alta velocità. Due terzi delle Qualifiche sono andate ma bisogna garantire la sicurezza. La Direzione decide che l’ultima sessione non verrà disputata e quindi rende valide le posizioni guadagnate nella Q2. Rosberg è in pole, Hamilton secondo. In seconda fila le due Red Bull di Ricciardo e Kvyat. Vettel quinto (scalerà in quattordicesima posizione per il cambio del motore), Räikkönen ottavo (partirà in 18esima posizione).

 

N.B.: I risultati riguardano i tempi ottenuti in pista, senza contare le penalizzazioni.

1. Rosberg Mercedes 1.56.824
2. Hamilton Mercedes 1.56.929 (+ 0.105)
3. Ricciardo Red Bull  1.57.969 (+ 1.145)
4. Kvyat Red Bull 1.58.434 (+ 1.610)
5. Vettel Ferrari 1.58.596 (+ 1.772)
6. Pérez Force India 1.59.210 (+ 2.386)
7. Hülkenberg Force India 1.59.333 (+ 2.409)
8. Räikkönen Ferrari 1.59.703 (+ 2.879)
9. Massa Williams 1.59.999 (+ 3.175)
10. Verstappen Toro Rosso  2.00.199 (+ 3.275)

Eliminati Q2: (10° tempo 2.00.199 )

11. Alonso McLaren 2.00.265   (+0.066)
12. Bottas Williams 2.00.334 (+ 0.135)
13. Grosjean Lotus 2.00.595 (+ 0.396)
14. Button McLaren 2.01.193 (+ 0.994)
15. Maldonado Lotus 2.01.604 (+ 1.405)

Eliminati Q1: (15° tempo 2.00.950)

16. Ericsson Sauber 2.02.212 (+ 1.262)
17. Nasr Sauber 2.03.194 (+ 2.244)
18. Rossi Marussia 2.04.176   (+3.226)
19. Stevens Marussia 2.04.526   (+3.576)
20. Sainz Toro Rosso 2.07.804 (+6.854)