NBA 2015/2016: l’analisi della Eastern Conference
La stagione NBA è ormai alle porte. Lo spettacolo del basket a stelle e strisce sta per cominciare. Una lunghissima stagione tra schiacciate, tiri da tre, record, assist, giocate spettacolari ma anche sconfitte, lacrime, infortuni e per finire i tanto attesi Playoffs. Una stagione che abbiamo voluto analizzare e dividere in due parti, Eastern e Western Conference. In questo articolo proveremo a dire la nostra sulle squadre a Est.
CLEVELAND CAVALIERS
E’ nuovamente la squadra da battere sia a Est che, forse, di tutta la Lega. La recente conferma di Tristan Thompson, il recupero di Anderson Varejao, la maturità di Mozgov e il ritorno di Mo Williams sono fattori davvero cruciali per la corsa all’anello del quintetto di coach Blatt. Lebron James, Kyrie Irving, Kevin Love e poi ancora Jr Smith, Shumpert, Dellavedova. Roster completo che difficilmente potrà steccare per la seconda volta di fila la vittoria finale.
BOSTON CELTICS
Squadra sempre giovane e per forza di cose imprevedibile ma con un anno di esperienza in più e gli innesti del campione NBA David Lee e Amir Johnson. Brad Stevens proverà ad alzare l’asticella puntando a una posizione sicura per la fase post season. Punti nelle mani per Isaiah Thomas, Evan Turner, Marcus Smart, Avery Bradley mentre sarà ancora da valutare l’apporto del giovane play, classe 1994, Terry Rozier, scelta numero 16 all’ultimo Draft così come gli altri due rookie Jordan Mickey e R.J. Hunter.
BROOKLYN NETS
Carta alla mano non sembra poter essere una formazione in grado di poter competere a grandi livelli. Dopo le spese folli di due stagioni fa, coach Lionel Hollins si è rinforzato con Larkin e il nostro Andrea Bargnani, ancora non al meglio per l’inizio di stagione. Perso Deron Williams (passati ai Mavs), saranno Brook Lopez e Joe Johnson le due bocche di fuoco della franchigia del magnate russo Mikhail Prokorov.
NEW YORK KNICKS
La scorsa stagione fu un disastro completo. L’accoppiata Derek Fischer (panchina), Phil Jackson (al timone della franchigia) ha l’arduo compito di riportare i New York Knicks quantomeno ai playoff e disputare così un campionato decente. Carmelo Anthony ha rifirmato un contratto ultramilionario, sono arrivati Calderon, Afflalo, Robin Lopez, Derrick Williams e, dal draft, Kristaps Porzingis, centro lettone classe 1995, ex Siviglia, sul quale sono affidate le speranze del futuro per la franchigia del Madison Square Garden.
PHILADELPHIA 76ERS
Brett Brown, capo allenatore, proverà a trasformare il talento di questi Philadelphia 76ers in vittorie, vittorie che dovranno servire alla crescita della franchigia dei prossimi anni. Media di squadra spaventosamente bassa per i 76ers che avranno l’opportunità però di schierare la terza scelta assoluta del Draft, Joel Embiid, centro camerunese classe 1994. Un quintetto di semisconosciuti, ai più, con l’aggiunta dell’esperienza di Luc Mbah a Moute.
TORONTO RAPTORS
Dwayne Casey, capo allenatore dei Raptors, sembra avere quest’anno tra le mani un roster in grado di poter competere con le “grandi” e provare così a migliorare i risultati degli ultimi anni. Oltre ai già noti Kyle Lowry, DeMar DeRozan e Terrence Ross, all’Air Canada Center sono arrivati anche DeMarre Carroll da Atlanta, Cory Joseph, Biyombo e Luis Scola. Dovrebbe poter essere anche l’anno buono per Jonas Valanciunas, il centro lituano classe 1992 sul quale punta molto la dirigenza canadese.
CHICAGO BULLS
Il primo anno dopo l’era Tom Thibodeau. Coach Fred Hoiberg ha ereditato un enorem potenziale con questi Bulls sfortunati, forse, nei momenti chiave delle passate stagioni con l’infermeria sempre più o meno affollata. Confermato il roster della scorsa NBA con Rose, Butler, Gasol, Noah, Dunleavy e via discorrendo. Un team tosto, ben assortito, che potrebbe anche impensierire i Cleveland Cavaliers per la corsa all’anello. Certo poi se Pau Gasol è quello che abbiamo visto agli Europei…
DETROIT PISTONS
Siamo sempre di fronte all’incognita Detroit Pistons. Exploit o solita minestra riscaldata. I fari sono puntati su coach Stan van Gandy che qualora dovesse trovare la giusta alchimia all’interno dello spogliatoio e naturalmente sul parquet di gioco, allora potrebbe tirar fuori il meglio da questo roster. Gli arrivi dal mercato di Reggie Jackson ed Ersan Ilyasova rappresentano un buon punto di ripartenza in attesa del rientro dall’infortunio di Brandon Jennings.
INDIANA PACERS
L’aver ritrovato Paul George è già una vittoria. I Pacers di Larry Bird, con al timone del quintetto Frank Vogel, sono pronti al riscatto dopo un’annata piuttosto difficile. Monta Ellis, prelevato dai Dallas Mavericks, ha punti nelle mani e con Paul George potrà creare non pochi problemi alle difese avversarie. Difficile poter vedere Indiana protagonista nella post season ma quanto meno i playoff sembrano un obiettivo alla portata.
MILWAUKEE BUCKS
Jason Kidd, la stoffa da allenatore, ha già dimostrato di averla, e tanta, l’anno scorso. Ha a disposizione una formazione ben fornita con il giusto mix tra esperienza e talento per far tornare i Bucks di nuovo protagonisti. In attesa del recupero di Jabari Parker, non mancano certo le bocche di fuoco al Bradley Center. Antetokounmpo (classe ’94), Carter-Williams, Middleton, Monroe. Insomma, parecchio materiale tecnico sul quale lavorare con grande serenità.
ATLANTA HAWKS
Mike Budenholzer, nominato “Coach of the Year”, ha portato gli Hawks forse dove nessuno si sarebbe mai sognato. Infortuni e panchina corta ne hanno poi minato il cammino ma la sensazione che questi Atlanta possano ancora dire la loro in questa lega. Gli ingaggi di Tim Hardaway jr, Tiago Splitter e soprattutto il ritorno di Thabo Seflosha dall’infermeria, sono fattori da non sottovalutare. Giocatori che andranno a rinforzare un quintetto già di per sé competitivo con Teague, Millsap, Horford, Schroder, Bazemore, Korver, Muscala e Scott.
CHARLOTTE HORNETS
E’ la franchigia di sua maestà Michael Jordan. Ma l’ex campione di tutto della NBA non ha saputo ancora trasmettere la mentalità vincente ai ragazzi di coach Steve Clifford. Dopo il flop Lance Stephenson, passato poi ai Clippers, la rosa degli Hornets non sembra particolarmente lunga e competitiva anche se Batum, Hawes ed Hairston potrebbero dare una grossa mano per questa stagione. Il raggiungimento dei playoffs sarebbe già un successo, ma se dovessimo puntare un euro non lo faremmo certo su questo quintetto. Fari puntati anche sulla nona scelta al Draft di quest’anno, Frank Kaminsky.
MIAMI HEAT
Il tandem Pat Riley-Eric Spoelstra dovrebbe aver ritrovato la giusta formula vincente. Wade, Chalmers, Bosh, Dragic, Deng, Whiteside e Haslem saranno affiancati quest’anno da Stoudemire e Geralnd Green. L’entusiasmo a Miami è tornato dopo la separazione con Lebron e la conquista dei playoffs rappresenta, tuttora, l’obiettivo minimo per la franchigia della Florida.
ORLANDO MAGIC
Le Finals della stagione 2008-2009 sono ormai un lontano ricordo. La squadra di coach Scott Skiles è molto giovane e ha pescato dal Draft, con la numero 5, Mario Hezonja, croato da Barcellona, dal quale ci si aspetta molto. Oladipo, Payton, Vucevic ed Harris sono le colonne portanti del quintetto del quintetto della Florida che spera di poter bruciare le tappe e tornare al più presto a competere almeno per i playoffs.
WASHINGTON WIZARDS
Chiudiamo il nostro viaggio nella Eastern Conference con i Washington Wizards di Randy Wittman. Stesso roster ma senza l’esperienza e la magia di Paul Pierce. Difficile ripetere il cammino dell’ultima edizione della NBA ma con John Wall e Bradley Beal in campo è impossibile non considerare il team del Verizon Center. Brutto cliente per qualsiasi formazione, difficile da affrontare dal perimetro e sotto canestro con la presenza dei vari Nené, Gortat e Humphries.