Andrea Agnelli: “Il rinnovamento non giustifica il quattordicesimo posto”
Si è tenuta l’assemblea degli azionisti della Juventus allo “Stadium” bianconero e subito si è respirata un aria abbastanza pesante dalle prime dichiarazioni del presidente della Juventus, Andrea Agnelli, che ha esordito con una frase senza diritto di replica: “Eravamo consapevoli che il processo di rinnovamento della rosa della Juventus avrebbe potuto creare qualche difficoltà, ma non è assolutamente una giustificazione del 14/o posto attuale in classifica“.
Agnelli si è poi soffermato sulla governance del calcio non solo a livello del club ma anche a livello mondiale: “Dagli ultimi eventi accaduti dopo la mia lettera agli azionisti emerge l’enorme bisogno di un cambiamento della governance del calcio a livello nazionale ed internazionale che permetta al mondo del calcio di riacquisire la centralità verso tutti gli stakeholder e soprattutto verso i tifosi. Il cambiamento non deve spaventare”.
Il presidente ha poi tracciato un bilancio dell’attività società bianconera in questi anni: “Il turnaround che avevamo iniziato nel 2010 con la stagione 2014-2015 può dirsi completato. Abbiamo affrontato il cambiamento al culmine di un’annata straordinaria e nel 2014-2015 e’ stato segnato il record di fatturato a 348 milioni, l’esercizio ha visto il ritorno all’utile per circa tre milioni, abbiamo conquistato il quarto scudetto consecutivo e la decima coppa Italia , abbiamo inoltre raggiunto la finale di Champions League a Berlino che lascia dentro di me ancora tanta amarezza. Le sfide che ci attendono sono ancora piu’ ambiziose, solamente grandi risultati sportivi e vittorie a livello nazionale e internazionale danno accesso ai grandi ricavi televisivi, commerciali o sportivi, ma solo in presenza di una struttura equilibrata di ricavi si puo’ competere ad alti livelli. Abbiamo avuto il coraggio di rinnovare profondamente la rosa della prima squadra, oggi i vari Dybala, Rugani, Sturaro, Lemina, Morata Zaza sono tutti ragazzi di 22-23 anni e garantiscono un grande futuro alla Juventus. Eravamo consapevoli che il processo di rinnovamento che abbiamo compiuto nell’estate avrebbe potuto portare a qualche difficolta’ all’inizio della stagione in corso che però, anche se siamo all’inizio del campionato, non e’ assolutamente una giustificazione per il quattordicesimo posto che oggi ricopriamo in classifica”.
Alla fine c’è stato spazio anche per parlare degli equilibri internazionali: “L’ingresso nell’esecutivo dell’Uefa, insieme con il presidente del Bayern Karl-Heinz Rummenigge é per me motivo di grandissimo orgoglio. La presenza di due rappresentanti dei club permette di portare nel massimo organismo dell’Uefa le istanze dei soggetti investitori del calcio.”
L’assemblea degli azionisti della Juventus ha poi approvato il bilancio dell’esercizio 2014/2015 chiuso un utile di esercizio di 2 milioni 298.263 euro ed ha anche approvato la composizione del nuovo cda, con 12 membri e tre novità: Caitlin Hughes, Daniela Marilungo e Francesco Roncaglio. Gli altri 9 consiglieri sono Paolo Garimberti, Andrea Agnelli, Giulia Bongiorno, Assia Grazioli-Venier, Giuseppe Marotta, Aldo Mazzia, Pavel Nedved, Enrico Vellano e Maurizio Arrivabene.