Alzi la mano chi non ricorda le diatribe e i dispetti che si scambiavano Don Camillo e Peppone. Ebbene, si vede che da quelle parti, in Emilia Romagna, è facile incappare in situazioni del genere, al limite del paradossale se trasposte nella vita reale.
Ne sa qualcosa il Carpi, che, secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Modena e dal sito di Gianluca di Marzio, non si è potuto allenare allo stadio Braglia di Modena in vista della gara di sabato contro il Bologna a causa della decisione di Antonio Caliendo, presidente del Modena, che ha fatto trovare il campo impegnato dalla Primavera del Modena. Il motivo? Il Modena sostiene che i carpigiani non avrebbero pagato i canoni di affitto pattuiti, mentre da parte sua, la dirigenza biancorossa, mediante il team manager Matteo Scala, ha ribadito che il Carpi è in regola con i pagamenti ma che fin dallo scorso 7 settembre il Tribunale di Modena ha pignorato le somme versate per pagare i creditori della squadra gialloblù.
Ecco il comunicato stampa della formazione carpigiana: “Il Carpi F.C. 1909 S.r.l., a seguito del gravissimo ed inaccettabile comportamento posto in essere, in data odierna, dal Presidente del Modena F.C. S.p.a., Antonio Caliendo, intende precisare quanto segue, a tutela del proprio buon nome, reputazione, nonché dei diritti gravemente violati:
– L’accordo stipulato tra Carpi F.C. 1909 S.r.l., Comune di Modena e Modena F.C. S.p.a. prevede il pagamento, in favore del club modenese, titolare della gestione dello Stadio Braglia, della somma di complessivi € 189.100,00 (IVA compresa), in 12 rate di pari importo, da corrispondersi a mezzo ricevuta bancaria, a partire dal 30 settembre 2015 e fino al 31 agosto 2016, come previsto nella stessa fattura che il Modena F.C. S.p.a. ha emesso ed inviato alla scrivente il 02 settembre 2015, senza tuttavia mai emettere alcuna ricevuta bancaria all’unica scadenza sinora intervenuta, come espressamente previsto dal negozio giuridico de quo;
– Ad oggi, 22 ottobre 2015, sarebbe, dunque, maturata, in favore del Modena F.C. S.p.a., una sola rata, pari ad € 15.758,33 IVA compresa, scaduta lo scorso 30 settembre 2015;
– Tuttavia, il Carpi F.C. 1909 S.r.l. ha ricevuto, in data 07 settembre 2015, un atto di pignoramento presso terzi, notificato dagli Ufficiali Giudiziari presso il Tribunale di Modena nell’interesse di una fornitrice del Modena F.C. S.r.l., creditrice di quest’ultima società, con cui il Pubblico Ufficiale ha intimato al Carpi F.C. 1909 S.r.l. di non corrispondere, fino a diversa disposizione del Giudice, le somme dovute al Modena F.C. S.p.a., fino alla concorrenza di € 26.439,45, con ordine accantonamento delle stesse a garanzia dell’adempimento del debito del Modena F.C. S.p.a. nei confronti del proprio fornitore;
– Pertanto, ad oggi, nessuna somma è dovuta dal Carpi F.C. 1909 S.r.l. in favore del Modena F.C. S.p.a., in ragione del predetto provvedimento, che determinerebbe, peraltro, in caso di erogazione delle somme alla società modenese, anche responsabilità penali in capo agli amministratori della scrivente società; ovviamente, siamo disponili ad esibire tutta la documentazione attestante quanto sopra agli interessati;
– Inoltre, sempre ai sensi dell’accordo quadro stipulato ad inizio stagione, il Carpi F.C. 1909 S.r.l. ha diritto ad effettuare presso lo Stadio Braglia, come prescritto dal punto 5) della convenzione, le sedute prepartita e il Modena F.C. S.p.a. è inibito dall’utilizzo del manto erboso dell’impianto sportivo nei 4 (quattro) giorni antecedenti le gare casalinghe della scrivente: risulta, invece, che, oltre ad aver inibito l’accesso alla prima squadra della scrivente, il Sig. Caliendo abbia organizzato sul campo di gioco che sarà utilizzato sabato 24 per la gara Carpi – Bologna l’allenamento della formazione Primavera;
– In ogni caso, non è previsto in alcun modo il diritto, in capo al Modena F.C. S.p.a., di inibire l’accesso allo Stadio ai tesserati del Carpi F.C. 1909 S.r.l., neppure nell’ipotesi, del tutto astratta e mai verificatisi in concreto, di inadempimento della scrivente;
Compiute tali considerazioni, appare evidente che l’iniziativa odierna, oltre a risultare gravemente lesiva dei diritti del Carpi F.C. 1909 S.p.a., che saranno tutelati in ogni sede, sportiva, civile e penale, è priva di qualsivoglia logica e fondamento giuridico, forse finalizzata ad altri obiettivi, estranei al rapporto contrattuale in essere, con organizzazione di comportamenti di pessimo gusto e dubbia credibilità, soprattutto laddove ci si spinge ad un impari confronto con chi, da sempre, anche se espressione di una piccola realtà, è puntuale nel rispetto delle proprie obbligazioni e fedele agli impegni assunti nei confronti dei propri tesserati, partner e fornitori.
Di conseguenza, oltre ad auspicare un intervento immediato, fermo e risolutivo del Comune di Modena, il Carpi F.C. 1909 S.r.l., cui è stato richiesto un impegno, per disputare le gare presso lo Stadio ‘Braglia’, di oltre € 700.000,00 per due anni, si riserva di riconsiderare la propria posizione ed il rapporto in essere perché non può essere ostaggio, nel legittimo utilizzo di un bene, di soggetti privi di qualsivoglia spirito collaborativo e, vieppiù, inclini a gettare gratuitamente discredito, senza alcuna valida ragione, su chi ha forse l’unica responsabilità di aver conseguito, con la massima trasparenza e correttezza, risultati sportivi ed aziendali lusinghieri, riconosciuti dal territorio locale nonché in ambito nazionale e internazionale, certamente invidiati da molti.
Carpi F.C. 1909 S.r.l.”