Conferenza stampa di presentazione, ieri, per il nuovo allenatore del Chiasso, Giancarlo Camolese, vecchia conoscenza del calcio italiano (ha allenato per anni il Torino, ed è stato alla Pro Vercelli come ultimo incarico). Il tecnico è apparso carico, e molto soddisfatto, e fiducioso, per l’incarico ottenuto, e desideroso di confrontarsi con la sua prima esperienza oltreconfine. L’ex granata ha rivelato di essere stato già contattato lo scorso anno, ma di aver preferito non accettare, non sentendosi pronto a subentrare alla precedente guida tecnica, a dieci giornate dalla fine del campionato, in un torneo che non conosceva.
“La situazione oggi è diversa” ha dichiarato il tecnico piemontese ai giornalisti “Ora mi sento pronto. Ho seguito con attenzione le vicende della squadra, partita bene e ora in una fase interlocutoria. Vorrei che, già da domenica prossima, i tifosi potessero ricominciare a sognare, come a inizio campionato” ha poi aggiunto. Camolese non è apparso preoccupato dal fatto di essere rimasto distante due anni dal calcio: “Non ho potuto allenare, in questi ultimi due anni, per motivi famigliari; mi sono però sempre occupato di calcio, nel frattempo. Mi piace giocare anche con le tre punte; tuttavia, se necessario, sono disponibile a cambiare modulo a partita in corso, o ad adattarmi alle caratteristiche del gruppo che prendo in mano. Le mie ambizioni sono quelle della Società, e sono qua per vincere.”
L’allenatore, che ha visto la squadra dalla tribuna a Bienne, lunedì sera, ha detto di essere rimasto favorevolmente impressionato dal gruppo, di avere visto una squadra reattiva, e di essere fiducioso sulle possibilità del Chiasso di condurre la stagione in porto. Infine, il mister si è concesso una battuta: “Quanto tempo penso di restare in Svizzera? Quello necessario a imparare a rispondere alle conferenze stampa in tedesco!”