Allsvenskan: ritorna il campionato
Consumata l’ultima sosta per le Nazionali (con la Svezia di Ibrahimović che dovrà disputare lo spareggio, per qualificarsi al Campionato europeo in Francia), l’Allsvenskan si lancia nell’ultima volata: a fine mese sapremo, dopo trenta giornate combattutissime, chi sarà la squadra nuova campione di Svezia. L’attesa, nel paese scandinavo, è grande: tuttavia, non si è parlato molto di aspetti tecnici legati al campionato, in questo periodo, visto che l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori è stata fagocitata dagli impegni della Nazionale maggiore maschile.
A Stoccolma, sponda AIK, squadra e tifosi sanno di essere nella posizione peggiore, tra le tre pretendenti: terzi in classifica, e con la peggiore differenza reti. Johan Blomberg, 28 anni, prima stagione quest’anno in giallonero, sentito da Fotbolldirekt, è abbastanza chiaro: “Si parla molto della nostra partita contro il Göteborg, come se fosse decisiva, ma in realtà è anche il Norrköping che deve perdere punti. Hanno due partite difficili, contro l’Elfsborg e il Malmö in trasferta: vedremo. Di sicuro, noi dovremo vincere tutte e tre le prossime partite per avere possibilità.”
E la capolista? Il Norrköping è pronto. Certo, tutti sono consapevoli della difficoltà della trasferta di Borås; tuttavia, l’entusiasmo è alle stelle. Christoffer “Totte” Nyman, colpito duro nell’incontro contro il Gefle, sarà disponibile, secondo quanto detto, in conferenza stampa, mercoledì, dopo l’allenamento, dall’allenatore biancoblù Janne Andersson. La sosta delle nazionali, quindi, sembra aver fatto bene alla capolista. L’ambiente sembra tranquillo, e tutti appaiono fiduciosi: “Dobbiamo giocare come abbiamo fatto finora” ha detto proprio “Totte”, ai giornalisti che lo intervistavano. A proposito di nazionale, il capocannoniere Emir Kujović ha dichiarato, ai cronisti, di voler attendere ancora un po’ l’eventuale chiamata da parte della nazionale gialloblù, prima di valutare l’opzione Montenegro. Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi. Nel frattempo, sul proprio sito, il Malmö, campione uscente, che ospiterà gli Snoka nell’ultimo incontro, ha fatto sapere ai tifosi biancoblù che, in caso di vittoria del campionato, non potranno invadere il campo, perché il manto erboso dovrà essere preservato per l’attesissimo incontro della settimana successiva, in Champions League, contro il PSG di Zlatan Ibrahimović. Piccoli dispetti tra rivali…
A Göteborg, a crederci sono soprattutto i tifosi. La società ha, infatti, ricevuto numerose richieste di biglietti per le due trasferte consecutive nella capitale, rispettivamente contro Djurgården e AIK. Si prevede di avere 4.000 sostenitori al seguito alla Tele2 Arena, lunedì, e addirittura 5.000 per lo scontro decisivo alla Friends Arena (il cosiddetto “Clásico” svedese), la settimana seguente. Anders Almgren, che si occupa di questo aspetto per i Kamraterna, è soddisfatto: “Avevamo cominciato con una flessione del numero dei sostenitori” ha dichiarato a Fotbolldirekt, “Ma, nel prosieguo del campionato, ci siamo tolti delle grandi soddisfazioni, come vedere 3.000 tifosi in trasferta a Stoccolma contro l’Hammarby, oltre alle tante presenze al Gamla Ullevi: una stagione positiva”. Il rude Lennartsson, invece, tace, evitando i giornalisti come la peste. E l’ordine di scuderia deve essere stato probabilmente esteso anche ai giocatori ai quali, a parte qualche ovvietà, o considerazioni sulla situazione meteorologica a microfoni spenti, non si riesce a scucire nulla.
A proposito di tifosi, la Svensk Elitfotboll ha ufficializzato che il numero di sostenitori, finora presenti allo stadio, ha superato il numero di due milioni: di fatto un record assoluto, rispetto al quale si erano già visti i prodromi a giugno, come vi avevamo riferito a suo tempo. Tuttavia, non è tutto oro quello che luccica. Robert Laul, uno dei più letti opinionisti di calcio svedesi, non è soddisfatto: ” Jag är uppriktigt sagt orolig (Sono seriamente preoccupato)” ha scritto recentemente. Il giornalista, pur prendendo atto della crescita del campionato in termini di presenze allo stadio, e di un miglioramento della situazione rispetto al recente passato, non manca di far notare: “Lanci di bengala contro il pubblico, incidenti anche fuori dagli stadi, cori beceri, sono stati una parte del paesaggio di questa stagione. Ci sono ancora della partite a rischio da disputare. Il problema, si dice, è a Stoccolma: ma abbiamo visto anche disordini a Borås e Göteborg.” Il commento sulla questione è, diciamo così, goliardico: “För mycket skit.” Di fatto, è intraducibile, letteralmente: diremo “Una brutta situazione”.
Nel frattempo, la stampa riferisce che alcuni studi universitari avrebbero stabilito la tossicità (sarebbero addirittura cancerogeni) dei fumi dei bengala (non che ci fosse bisogno di tanto utilizzo di energie per dimostrare la cosa, ma tant’è…): si riapre, quindi, un’annosa questione, anche in questa stagione spesso alla ribalta, come avevamo avuto occasione di riferirvi nel corso dell’anno, in più riprese. C’è proprio bisogno, ora, che il pallone riprenda a rotolare. Sperando che si possa assistere a un fine campionato esaltante dove siano i giocatori, e non gli incidenti, in prima pagina su tutti i giornali.