Tennis, ATP Masters 1000 Shanghai: vola Djokovic, a fatica Murray e Wawrinka

Giornata di ottavi di finale al torneo ATP Masters 1000 Shanghai: salta un’altra testa di serie importante, ed è la n.6 di Kei Nishikori, mentre si qualificano in tre set lottati Murray e Wawrinka. Vincono in due set Djokovic e Nadal. Domani i quarti di finale: spicca l’incontro tra Wawrinka e Nadal.

E’ stato l’incontro più bello di giornata, nonostante fosse uno dei meno attesi: Richard Gasquet e Bernard Tomić hanno dato vita a un ottavo di finale divertente e ricco di capovolgimenti di fronte. A prevalere alla fine è stato Tomić in tre set (6-3, 6-7, 6-4), tornato finalmente a esprimere un tennis consono al suo talento. Primo set praticamente impeccabile del 22enne australiano, che ha costretto Gasquet sulla difensiva fin dal primo 15: un campionario di accelerazioni improvvise e risposte aggressive che ha esaltato il pubblico cinese.

Nel secondo parziale il francese è stato costretto ad annullare diverse palle break, e la scarsa concretezza di Tomić ha finito per essere fatale all’australiano, che nel tie-break ha ceduto di nervi consegnando il set all’avversario e riportando la partita in parità. Il terzo e decisivo set è stato il più spettacolare sul piano del gioco,con Gasquet finalmente aggressivo e in grado di conquistare le prime palle break della partita: qui è venuto fuori tutto il carattere di Tomić – che giocando così non può che avvicinarsi alla cerchia dei migliori – e la sua inaspettata freddezza, con la quale ha respinto gli attacchi del francese e operato il break vincente nell’ultimo gioco, per il 6-4 finale.

Avversario di Tomić ai quarti sarà – non un gran colpo di fortuna – Novak Djokovic, che ha dominato l’ennesimo avversario della sua tournèe asiatica: questa volta è toccato a Feliciano López recitare il ruolo dello sparring partner, raccogliendo in tutto soltanto cinque giochi (6-2, 6-3). Sul piano del gioco il serbo non è stato impeccabile, specie sotto rete, ma il margine con il quale gioca è ormai così ampio da poter chiudere facilmente quasi ogni incontro anche non esprimendo il suo miglior tennis.

Diversi grattacapi in più per Murray e Wawrinka, rispettivamente testa di serie n.3 e 4 del torneo. Lo scozzese ha dovuto rimontare John Isner (6-7, 6-4, 6-4) in un match che ha seguito fedelmente le regole del servizio nel primo set, vinto al tie-break dall’americano, ed è invece esploso in un marasma di palle break nei due set decisivi, vinti con esperienza e una grande pressione in risposta da Murray. Andy affronterà ora nei quarti di finale il ceco Tomas Berdych, che ha rifilato un 6-3, 6-3 agevole al finalista della scorsa edizione, Simon.

Wawrinka invece è uscito vincitore dalla battaglia tra bombardieri contro Marin Čilić (7-5, 6-7, 6-4). L’elvetico come nel turno precedente non è partito benissimo, ma gradualmente ha preso in mano le redini dello scambio costringendo il croato a difendersi spesso sul lato del diritto: ne è venuto fuori un 7-5 di buon tennis e tanta potenza. Il secondo set è stato il più equilibrato, con i due tennisti ancora intenti a scambiarsi “carezze” niente male da fondocampo: il tie-break ha premiato – forse in modo inaspettato – un Čilić volitivo e coraggioso nell’annullare un match point a Wawrinka

Nel terzo parziale entrambi i giocatori sono apparsi provati dal ritmo altissimo dei primi due set: lo spettacolo ne ha risentito, consegnando al pubblico diversi errori. Alla fine la maggiore caratura tecnica di Wawrinka ha pagato, e lo svizzero dopo aver operato il break decisivo nel terzo gioco ha veleggiato verso la conquista del suo secondo quarto di finale qui a Shanghai. Il suo avversario sarà Rafa Nadal, bravo a regolare in due set Milos Raonic (6-3, 7-6): lo spagnolo continua a fare progressi e potrà ora testare contro un avversario decisamente più ostico il suo reale livello.

Gli ultimi due ottavi di finale, nella zona di tabellone orfana di Roger Federer, hanno visto prevalere Tsonga su Ramos (proprio il giustiere di Federer) in tre set più lottati del previso e un sorprendente Kevin Anderson su Kei Nishikori. Il sudafricano, reduce dai quarti di finale gli ultimi US Open, ha dimostrato di poter diventare la mina vagante del torneo: ora contro Tsonga parte tutt’altro che sfavorito e ha concrete possibilità di raggiungere la sua prima semifinale in un Masters 1000 in carriera.

Clicca QUI per il tabellone completo e i risultati