Hamilton, non è tutto oro quello che luccica
Sereno, spensierato, divertito: chi non lo sarebbe alla conferenza stampa che lo proietta diritto diritto a diventare tre volte campione del mondo. Due battute con Vettel sulle splendide ragazze russe, per altro invitate proprio da Hamilton, qualche risata con i giornalisti e il lusso di poter farsi ripetere le domande perché troppo distratto dai ritratti biondi in primo piano.
Hamilton sa di avere in tasca il titolo già da metà stagione, ora lo può toccare con mano; ma proprio questa sicurezza, questa facilità di risultati fa stonare un’orchestra rinomata come quella diretta da Lewis. Il valore di un risultato è dato dalla forza del proprio nemico, tipico saggio della cultura orientale, perfetto per descrivere le ultime due stagioni di Hamilton e della Mercedes: in due parole, senza rivali.
Vincere è qualcosa che resta certamente nell’albo e nella storia, ma farlo contro avversari alla pari ti permette di entrare nella leggenda; Hamilton ne è conscio, ride e scherza, ma anche a microfoni accesi comincia a spasimare per una Ferrari e una Red Bull di nuovo competitive, convintissimo dei propri mezzi e di essere il più forte, come dimostrato fin dal primo anno in Formula 1 quando perse un mondiale proprio peccando di Ubris: decise infatti di non provare al simulatore la pista di Interlagos, su cui non aveva mai corso, e commise un errore banale dopo poche curve che consegnò il titolo a Räikkönen.
A tal proposito, Kimi in Russia ha finalmente rispolverato gli artigli, graffiando però in maniera eccessiva, ma per lo meno graffiando; è comunque già qualcosa, per un pilota che l’anno prossimo, al contrario di Hamilton, dovrà dimostrare tutto quello che non ha messo in luce in questi due anni, con una macchina che sta provando a tornare competitiva e potrà farlo proprio grazie a Kimi: il finlandese infatti proverà nelle ultime gare il nuovo blocco motore Ferrari, una soluzione che ha portato alla modifica della posizione del serbatoio dell’olio e del Kers per favorire l’inserimento della nuova scatola del cambio.
Alcuni dei tanti ritocchi che serviranno dal 2016 alla rossa per rifarsi il trucco ritornando protagonista e competitiva, un obiettivo di tutta la squadra del cavallino per riconquistare un titolo che manca da troppo tempo, una speranza di Lewis Hamilton per far luccicare tutto l’oro dei propri successi, ripulendolo dalla patina grigia di una superiorità incontrastata.