La Coppa del Mondo di rugby union, evento riuscitissimo a livello di spettacolo e di risposta del pubblico, offre l’occasione di fare il punto sulla Rugby League World Cup 2017, ospitata da Australia, Nuova Zelanda e Papua Nuova Guinea.
La grande notizia del mese è infatti che PNG affiancherà i due giganti dell’Emisfero Sud nell’organizzazione della manifestazione. Nel dettaglio, tre partite del mondiale verranno giocate nella nazione in cui il league è sport nazionale, passione popolare genuina. Per dare un esempio del fenomeno, basti pensare che recentemente la polizia papuana ha obbligato le tv a trasmettere lo State of Origin “per ragioni di sicurezza”. Da oltre 40 anni sulla scena internazionale, i Kumuls sono lontani dalla brillantezza degli anni ’80 – sconfissero la Nuova Zelanda nel 1986 e la Gran Bretagna nel 1990) ma sono in ripresa dopo il tonfo del Mondiale 2013: vittoriosi su Tonga nel 2014, in partita nel test contro Figi lo scorso maggio.
Ma quali squadre parteciperanno? Saranno 6 le rappresentanti del Vecchio Continente: già sicure del posto Inghilterra, Francia e Scozia sulla base dei risultati della scorsa edizione, le altre 3 usciranno dal percorso di qualificazione. Sistema abbastanza complesso, eppure logico e basato sul ranking internazionale: Galles e Irlanda, in difficoltà all’ultimo torneo iridato, hanno mancato la chance offerta dal campionato europeo vinto dagli scozzesi l’autunno scorso e affronteranno Russia, Serbia e Italia (promosse dall’European Championship B) nelle qualificazioni.
A queste 5 squadre la vincente dell’European Championship C (oggi un’affare tra Spagna e Malta). Il torneo finale europeo garantirà 3 posti, il terzo dei quali da assegnare con finale a Leigh (Inghilterra). Difficile fare previsioni: grandi allenatori come Mark Aston e John Kear guidano Irlanda e Galles, mentre per la competitività degli azzurri dipenderà da quanti professionisti con base in Australia e Regno Unito ci saranno in rosa.
Se l’Europa è chiamata a reagire, anche all’Oceania spettano 6 posti: Australia e Nuova Zelanda ovviamente già sicure del posto, come Figi e Samoa, insieme alla Papua Nuova Guinea paese co-ospitante. Per l’ultima piazza disponibile, playoff secco questo sabato a Campbelltown (Nuovo Galles del Sud): chi perde tra Tonga e Isole Cook guarderà il mondiale in televisione.
Un po’ diversa la formula del girone delle Americhe: Stati Uniti, Canada e Giamaica hanno dimostrato di poter essere competitivi e nel dicembre 2015 giocheranno il torneo di qualificazione in Florida. Sfavoriti i giamaicani, occhio al Canada che ha fatto suo l’ultima edizione della Colonial Cup. Va da sé che, come nel caso dell’Italia, il valore degli Hawks dipende soprattutto dal numero di professionisti a disposizione.
Chiude il quadro il Middle East-Africa play-off: Sudafrica-Libano vale il pass per l’Oceania e si articolerà in un doppio test al Brakpan Stadium (Pretoria) il 25 e 31 ottobre. Tra i libanesi spicca Robbie Farah, stella di Tigers e New South Wales.
Rugby League World Cup 2017 – Squadre qualificate:
Europa (6 posti): Inghilterra, Francia, Scozia + 3 tra Galles, Irlanda, Italia, Serbia, Russia (e 1 tra Grecia, Malta e Spagna).
Oceania (6 posti): Australia, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Figi, Samoa + 1 tra Tonga e Isole Cook.
Americhe (1 posto): 1 tra Stati Uniti, Canada e Giamaica.
Africa-Medio Oriente (1 posto): 1 tra Sudafrica e Libano.