Oktoberfest, il periodo che rende invincibile il Bayern Monaco

Con Arturo Vidal in squadra certe battute verrebbero facili ma le evitiamo per rispetto verso il calciatore e il Bayern Monaco. I bavaresi restano una formazione invincibile in autunno, specialmente durante l’Oktoberfest, la più importante fiera al mondo nata dai festeggiamenti del matrimonio avvenuto nel 1810 tra il Principe Ludwig e la Principessa Teresa. Il rituale è sempre lo stesso dal 1950: il sindaco di Monaco apre le danze infierendo il colpo di martello alla botte di birra. Una volta che il liquido aureo esce dalle fenditure nel legno, lo stesso primo cittadino annuncia in bavarese: “O’zaptf is!“, è stappata.

La tradizione dell’Oktoberfest si sposa con il Bayern Monaco. Il club più importante di Germania in questo periodo dell’anno sembra trarre un’insolita linfa vitale dall’aria frizzante (e maltata) della splendida città assiepata tra le Alpi e il fiume Isar. I biancorossi hanno disputato 87 partite di Bundesliga durante l’Oktoberfest (la prima risale al 18 settembre 1965 quando ancora era attivo il Grünwald Stadion, Karlsruher impallinato 5-1): 58 vittorie, 21 pareggi, 8 sconfitte, 234 gol fatti, 92 subiti. Un ruolino di marcia perfetto.

In media ci sono più di quattro gol a partita conditi da tante azioni pericolose e un tasso di divertimento simile a una partita inglese di cartello: la più larga vittoria del Bayern Monaco risale al 1973, paradossalmente un’annata negativa per le stelle del sud, quando la formazione di Dettmar Cramer battè 7-1 lo Schalke 04 di Klaus Fischer. Tante gioie ma una dolorosissima sconfitta, la peggiore: 21 settembre 2008, in panchina Jürgen Klinsmann, il Werder Brema scese all’Allianz Arena e ne mise cinque in rete (2-5).

Ieri si è chiusa la 182esima edizione dell’Oktoberfest e il Bayern ha brindato con un sonoro “Pröst!” alla salute del Borussia Dortmund. Lewandowski e compagni hanno avuto la conferma che anche quest’anno la Bundesliga avrà un solo padrone ma mai la classifica cannonieri di questo speciale periodo avrà un altro comandante diverso da Gerd Müller fermo a 21 gol.