Green Bay packers-Kansas City Chiefs 38-28
Neanche Mike McCarthy, allenatore dei Green Bay Packers (3-0), sembra avere più parole per elogiare Aaron Rodgers (24/35, 333 yard, 5 TD). Ogni settimana infatti, il quarterback sfodera una prestazione migliore di quelle precedenti mandando in confusione totale le difese avversarie. La partita contro i Kansas City Chiefs (1-2) non era sicuramente delle più facili per Green Bay, ma un primo tempo pazzesco di un Rodgers dominante ha permesso ai tifosi del Lambeau Field di rilassarsi già dopo i primi due quarti, chiusi in vantaggio 24-7.
Rodgers ha trovato con successo Randall Cobb (7 ricezioni, 91 yard, 3 TD), il rookie Ty Montgomery e James Jones per i primi tre touchdown. Altri due lanci per Cobb si sono trasformati in touchdown nel secondo tempo, in cui i Chiefs sono provati a rifarsi sotto, vanamente, con Jamaal Charles (11 corse, 49 yard, 3 TD). Brutta prova offensiva per i biancorossi. Di incoraggiante per la squadra allenata da Andy Reid c’è solo il ritorno a una ricezione in end zone: a segnare un touch down che mancava da tempo è stato Jeremy Maclin, su passaggio di un impreciso Alex Smith (24/40, 290 yard, 1 TD, 1 INT). In realtà però Kansas City non è mai stata realmente in partita, come dimostrato ampiamente dai parziali di 31-7 e 38-14.
Ottima anche la prestazione della difesa dei Packers che, guidata da Clay Matthews, ha forzato sette sack sul malcapitato Smith. Confortante anche il ritorno di Eddie Lacy (10 corse, 40 yard), che sembra aver recuperato pienamente dall’infortunio alla caviglia. Per quanto riguarda Rodgers, niente da aggiungere per un quarterback straordinario che quest’anno ha un solo obiettivo: riportare i suoi Packers a giocarsi il Super Bowl. E sicuramente Green Bay è una delle grandi favorite per la vittoria del Vince Lombardi Trophy.