Dopo le prime sei giornate di campionato e in particolare dopo l’ultima giornata che ha visto la prima sconfitta dell’Inter contro la Fiorentina, adesso in vetta alla classifica insieme ai nerazzurri con 15 punti, MondoPallone.it ha contattato in esclusiva la giornalista di Sky Sport Sara Benci per commentare questo avvio di campionato:
“La partita è certamente stata condizionata dagli episodi, come l‘”incidente” di Handanovic senza il quale forse potremmo parlare di un altro epilogo, ma è anche vero che l’Inter non si è comportata da Grande. Perché cambiare sistema di gioco per adattarsi all’avversario? Una squadra solida e convinta non lo fa. Oltretutto snaturando l’attitudine di Santon che mai era stato utilizzato come difensore centrale. E poi, anche se il gioco dei nerazzurri non aveva mostrato dei guizzi ed esteticamente era molto discutibile in questo inizio di campionato, Mancini aveva dato continuità. Quindi perché cambiare?”
“Io credo che la perdita di alcuni big sia stata significativa, ma nonostante la partenza di Pirlo, Vidal e Tevez, se Allegri avesse avuto a disposizione la squadra al netto degli infortuni, la Juventus probabilmente non avrebbe faticato così tanto. La mancanza di uno che risolve le partite come Tevez è pesante, ma ancora di più lo è organizzare un centrocampo orfano di un sostituto di Pirlo. Marchisio ha caratteristiche differenti, ma una buona visione di gioco, una padronanza del campo e una leadership che sono mancate in questo inizio di stagione. Khedira poteva essere il sostituto di Vidal e si è fatto male prima del via. Il mercato ha tentato di riparare ai vari infortuni puntando su un trequartista e “ripiegando” su un Hernanes che non è un rifinitore puro. Inoltre Allegri non ha mai avuto la possibilità di schierare la stessa squadra per le defezioni di Mandzukic, Morata ecc..”
“I problemi in Europa potrebbero essere gli stessi, ma se Allegri ha gli uomini a disposizione, dovrebbe tentare di seguire la strada vincente tracciata contro il City. Inoltre in Champions non c’è l’handicap mentale della falsa partenza”
“La Fiorentina è una bella sorpresa, specie considerando che è una squadra che ha cambiato allenatore. Bisogna vedere se riuscirà a confermarsi. La preparazione estiva è stata mirata ad hoc per una partenza lampo. Se nella sosta invernale Sousa riuscirà a fare dei richiami fisici giusti non avrà contraccolpi.
L’altra grande sorpresa è il Torino, basta guardare la classifica. Il mercato estivo aveva dato dei segnali di una progettualità mirata e ben ingegnata con i giovani Baselli, Benassi, Belotti e Zappacosta. Non tutti hanno avuto modo di esprimersi finora, ma quando anche loro avranno una chance, il Torino potrebbe stupire ancora più a lungo”
– Pensa che questo campionato così strano con la “crisi” delle grandi favorite possa essere aperto anche a qualche outsider?
“E’ l’anno giusto per divertirsi e sperare in un rimescolamento delle carte. Credo però che sulla lunga distanza i valori delle più forti emergano, ma non immagino il dominio solitario di una sola squadra come è stato negli ultimi anni con la Juve, inseguita a fatica dalla Roma”