Esclusiva MP- Petar Kostadinovic: “Non vedo l’ora di tornare in campo”
In questo periodo Petar Kostadinovic è in attesa della squadra giusta per poter iniziare la sua nuova annata calcistica, dopo la storica salvezza ottenuta con la Vigor Lamezia, poi retrocessa per la vicenda scommesse. Il difensore ventiduenne, con papà serbo ma con nazionalità croata e italiana, si è ritrovato svincolato e attualmente si sta allenando per conto proprio. Petar, classe ’92, è cresciuto nelle giovanili della Juventus e del Lecce, per poi calcare campi importanti della Lega Pro in età giovanissima: Ancona, Nocerina, Prato, Sorrento e, per ultima, la Vigor Lamezia.
1) Peter Kostadinovic è stato così difficile integrarsi nel calcio Italiano? Che cosa è cambiato?
In realtà ho cominciato a giocare a calcio da subito in Italia all’ età di 5 anni, diciamo che calcisticamente sono cresciuto qui avendo anche la fortuna di stare in settori giovanili importanti come quelli della Juve e del Lecce.
Sarei curioso anche di andare a fare un esperienza all’ estero, che per me sarebbe un esperienza del tutto nuova per poter confrontare le due realtà e rimettermi in gioco, sono giovane e ho ancora moltissimo da dare.
2) Mettendo sulla bilancia i suoi avversari più ostici, qual è stato il più difficile da battere?
Quando ero nel settore giovanile della Juventus di partite importanti ne ho giocate tante, tra tornei e campionato, quella più difficile in assoluto che ricordo è stata contro l’ Arsenal di Jack Wilsher in finale del torneo Ferroli a San Bonifacio, perdemmo ai rigori.
A Lecce ricordo che le partite più difficili erano sempre quelle contro la Roma, che era sempre la squadra più attrezzata; quell’ anno di primavera a Lecce e stato molto positivo per me visto che mi ha portato ad andare anche 2 volte in panchina con la prima squadra: la prima contro l’ Udinese in coppa Italia e la seconda contro il Napoli in campionato.
Tornando al presente e all’ anno calcistico appena trascorso posso dire che la squadra che mi ha maggiormente impressionato è stato il Foggia che giocava il più bel calcio del girone C di Lega pro.
Mi auguro di tornare in campo il prima possibile per poter di nuovo affrontare quelle grandi battaglie che ora mi mancano così tanto.
3) Tornando alla bilancia oggi che cosa pesa di più: giocare nella Nazionale o titolare nella squadra d’ appartenenza?
Non ho mai avuto la fortuna di giocare nella nazionale vera e propria però non nascondo che mi piacerebbe un giorno, sono ambizioso e credo in tutto quello che faccio quindi credo che nulla sia impossibile.
Due anni fa ho fatto un quadrangolare con la nazionale di lega pro ed è stata davvero una bella esperienza.
Trovare la squadra giusta dove io possa impormi e dimostrare il mio valore è ora la priorità perché è solo così che potrò andare avanti, continuando a realizzare tutti i miei obbiettivi. Sono fiducioso e spero succeda presto.
4) Ha mai avuto la sensazione che qualche compagno fosse invidioso del suo operato?
Sinceramente non lo so se qualcuno sia stato invidioso di quello che ho fatto, perché sono concentrato su me stesso per poter migliorare sempre di più, sia come uomo che come persona. Poi si sa che nel calcio c’è la sana competizione, quella che ti dà ulteriori stimoli per fare bene e metterti in mostra, essere invidiosi degli altri ti fa perdere la cognizione di te stesso.
5) Lei è tentato di andar a giocare all’Estero dato il difficile periodo che sta vivendo il nostro calcio?
L’ idea di andare all’ estero come ho già detto mi stuzzica perché vorrei confrontarmi con nuove realtà e mentalità e vedere le differenze tra il calcio italiano e quello estero.
Io con il fatto che è successo alla Vigor lamezia sono rimasto senza squadra e pur avendo 22 anni con le nuove regole sono considerato over e questo mi penalizza un po’; mi dispiace davvero tanto perché io vivo per il calcio, è tutto per me e non vedo l’ ora di ricominciare a rincorrere i miei sogni. L’anno appena concluso con la Vigor Lamezia è stato davvero bello e pieno di emozioni, tutti erano scettici su come sarebbe andato il campionato. Ma insieme a un gruppo fantastico e a un grande staff abbiamo raggiunto gli obbiettivi molto prima della fine della stagione, rendendo felici noi stessi e i nostri tifosi.
Purtroppo ora ci sono dei problemi , ed è un peccato enorme , mi dispiace tantissimo per la città e i tifosi che c’ erano sempre, incitandoci in ogni momento.
Dèsirèe Fadda