Il Panathinaikos punta al tre su tre in casa, ma trova sulla sua strada un Platanias che martedì ha trovato il primo punto in campionato. Anastasiou conferma Thelander e Tavlaridis in difesa, piazzando ancora Ajagun dietro Berg e Karelis. Paraschos punta su due mediani puri e adatta Apostolopoulos come ala destra, a supporto di Leonardo Ramos.
La partita mostra fin da subito il suo canovaccio: il Panathinaikos tiene palla e prova a imbastire buone azioni, ma deve fare i conti con un Platanias molto solido e difensivo. Il muro di Paraschos sembra infrangibile e fa leva su molti raddoppi e un buon pressing. I primi venticinque minuti non dicono molto altro, fatta eccezione per il gol di Tavlaridis al 16′, annullato per evidente fuorigioco del difensore. Verso la mezz’ora l’asse Karelis Berg porta qualche pericolo dalle parti di Olimpa, soprattutto un gran colpo di testa dello svedese, di poco alto. Dall’altra parte è l’ex della gara Dinas a impegnare Steele sempre di testa. L’arbitro ha già il fischietto in mano, quando il Pao passa in vantaggio al 46′ col secondo gol consecutivo di Abdul Ajagun: il nigeriano prende palla fuori area e pensa subito al tiro, Gnjatić scivola e Olimpa si fa sorprendere dalla conclusione a giro del numero 14. Il portiere della Martinica parte in colpevole ritardo e può solo toccare il pallone.
La ripresa si apre subito con una ghiottissima occasione per i padroni di casa: Nano va al cross, Berg controlla e tira di sinistro, ma centra in pieno il palo a portiere battuto. Anastasiou vuole chiudere la gara al più presto e cambia assetto alla squadra: fuori Ajagun e Karelis, dentro Abeid e Kaltzas, col greco che affianca Berg come seconda punta, pur essendo un’ala. I ritmi restano però gli stessi, coi verdi che non sembrano essere in grado di creare come fanno di consueto, per la noia dei circa 8.000 presenti al Leoforos. In compenso, al 71′ arriva un brivido per le tribune ateniesi, a causa del tiro di Mendrinos che va fuori di pochissimo. Tocca allora al solito Marcus prendere per mano la squadra e lo fa con grande classe: tacco smarcante in favore di Kaltzas, che esalta Olimpa con un tiro potente ben smorzato dal goalie cretese. Paraschos toglie un mediano per provare a pareggiare, dato che gli avversari sembrano più che altro inclini a mantenere l’1-0, ma l’esperto allenatore deve mettere nel sacco la quarta sconfitta in cinque gare. Tutto l’opposto per il Panathinaikos: quattro vittorie e -3 dall’Olympiakos.
PANATHINAIKOS – PLATANIAS: 1-0 (1-0)
Panathinaikos (4-3-1-2): Steele 6; Marinakis 6, Tavlaridis 6, Thelander 6,5, Nano 6 (90′ Trindafyllopoulos sv); Zeca 6, Koutroumbis 5,5, Pranjić 5,5; Ajagun 6,5 (57′ Abeid 5,5); Karelis 5,5 (64′ Kaltzas 6,5), Berg 6,5. A disp.: Kotsolis, Chouchoumis, Klonaridis, Bourbos. All.: Anastasiou
Platanias (4-2-3-1): Olimpa 5,5; Coulibaly 6, Yaya Banana 6, Selin 6, Wanderson 6; Stanisavljević 6,5 (76′ Giakoumakis sv), Gnjatić 6; Apostolopoulos 5 (56′ Tsourakis 5,5), Mendrinos 5,5, Dinas 5,5; Ramos 5 (82′ Goundoulakis sv). A disp.: Sotiriou, Dimitris, Munafo, Milunović. All.: Paraschos
Arbitro: Ioannis Delfakis
Marcatori: 45’+1 Ajagun
Note: ammonizioni: Selin, Coulibaly (Pla)