Il calcio a 5 diventa disciplina dei Giochi Olimpici giovanili

Una svolta epocale per il calcio a 5: la FIFA ha deciso di inserire il futsal maschile e femminile nelle discipline dei prossimi Giochi Olimpici giovanili in programma nel 2018 a Buenos Aires. L’ufficializzazione è arrivata in una nota ufficiale diffusa al termine del Comitato Esecutivo della Fifa svoltosi ieri a Zurigo che ha approvato il calendario internazionale per il 2018-2024.

Questa la prima reazione del presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Da grande appassionato ed ex giocatore di calcio a cinque, non posso che essere felice e orgoglioso dell’inserimento di questa disciplina nel programma dei Giochi Olimpici giovanili di Buenos Aires del 2018. E’ una decisione che rappresenta un importante riconoscimento della dimensione internazionale del futsal e che ne permetterà un ulteriore sviluppo e radicamento, insieme a una fondamentale espansione tra i giovani e nel mondo della scuola”.

Questo il commento del Presidente della FIGC, Carlo Tavecchio: “Il futsal ai Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires del 2018 è un risultato straordinario, una tappa fondamentale nel percorso di crescita internazionale cui ha contribuito in maniera determinante anche l’Italia, con il suo grande movimento. Mi auguro che la nostra Nazionale possa partecipare e dimostrare anche in quella sede la qualità del sistema calcistico italiano”.

Queste invece le parole del presidente della Divisione Calcio a cinque, Fabrizio Tonelli: “Ho provato una grande emozione, ho pensato all’inizio, ai tantissimi appassionati che hanno dato vita a questa disciplina, alla crescita esponenziale di questi anni a livello sia nazionale sia internazionale. Il futsal ai Giochi Olimpici giovanili è il frutto di un lungo lavoro portato avanti dall’intero sistema, insieme agli amici delle commissioni FIFA e UEFA per l’affermazione del futsal, un approdo significativo che darà, e il fatto se possibile è ancora più rilevante, grande impulso al movimento giovanile e al rapporto tra calcio a 5 e scuola”.