Formula1, libere GP Giappone: la pioggia mischia le carte
Il denominatore comune delle prove libere del Giappone è stata sicuramente la pioggia, veri e propri secchi d’acqua lanciati sul tracciato di Suzuka per tutto il corso delle due sessioni. Le prime non offrono grandi indicazioni: la maggior parte dei piloti opta per scendere in pista senza segnare nemmeno un tempo utile, qualche giro di ricognizione e rientro ai box, consci che non mancherà occasione per testare le heavy rain. A prendersi la scena ci pensa il toro con Sainz davanti a Kvyat di mezzo secondo con il tempo di 1″49.434, mentre i big si intrecciano per scuderia dal terzo al settimo posto: Rosberg davanti mentre Kimi chiude il gruppeto preceduto anche dal solito sorprendente Verstappen.
Le seconde prove libere trasportano il circus indietro nel tempo, prima del GP di Singapore: le Ferrari prendono due secondi dalle Mercedes, ma la sorpresa si chiama ancora Kvyat che, tolto Sainz, mantiene il toro in vetta con il tempo di 1″48.277. Difficile, però, cogliere indicazioni non fuorvianti dai risultati: le due rosse scendono in pista per tentare il giro veloce solo nel finale quando la pista peggiora ulteriormente, mentre vedere le due Redbull a sandwich delle Mercedes fa sperare i tifosi di Maranello in un Singapore bis. Sempre in crisi invece le Williams con Massa e Bottas relegati costantemente nelle retrovie.
A partire da domani, con qualifiche e gara sull’asciutto, verrà svelato chi ha la carta vincente.