Serie A Femminile 2015-2016, ripescata la Riviera di Romagna

La Serie A Femminile 2015-2016 vedrà tra le sue protagoniste ancora la Riviera di Romagna: la formazione romagnola è stata infatti ripescata nella massima serie del campionato nazionale di calcio femminile dopo la rinuncia dell’Acese, che ha deciso di non iscriversi dopo il successo ottenuto nel girone D di serie B nello scorso campionato.

La formazione giallo-rosso-blù aveva visto sfumare l’opportunità del ripescaggio dopo l’esclusione della Torres a favore del Pink Sport Time Bari ed ora, grazie anche alla rinuncia della compagine siciliana, potrà ancora giocare in Serie A dopo aver perso lo spareggio salvezza con le cugine del San Zaccaria. Il battesimo sarà allo stadio “Dei Pini” di Milano Marittima contro la fortissima neonata Fiorentina Women dell’ex Patty Caccamo.

Questo il commento del presidente giallo-rosso-blù Dario Fantini“La vita a volte fa dei giri lunghissimi per riportarti al punto di partenza. Abbiamo restituito all’Emilia-Romagna la sua squadra di calcio femminile più importante, che con il prossimo affronterà il suo quinto anno consecutivo nella massima serie e credo questo abbia fatto piacere a molti, visti i tanti messaggi che ho ricevuto nella giornata odierna e siamo molto contenti di tornare in un campionato che siamo sicuri sia il nostro, ma dispiaciuti di tornarci per defezioni di altre squadre: ho parlato proprio oggi con il presidente dell’Acese e, anche se non siamo mai andati troppo d’accordo, credo che lo sport sia fatto di rispetto e gli sono molto vicino, perché so quanto ci tenesse a giocare nella massima serie e posso capire quanto male possa avergli fatto rinunciarci. Tornando a noi, abbiamo fatto le cose come dovevano essere fatte e fatto tutto quanto possibile per mantenere questa categoria ed ora ci prepariamo per affrontare questo campionato di serie A con tanto entusiasmo: abbiamo una squadra giovane e rinnovata ed io mi auguro questa possa essere una grande opportunità per le giocatrici della Riviera di Romagna per dimostrare tutto il loro valore”.

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Stefano Pellone