Il conto alla rovescia è ormai iniziato e lo sguardo inizia ad essere rivolto al 7 ottobre, giorno in cui Brescia e Liverpool si sfideranno nella gara di andata dei sedicesimi di Champions League allo stadio Rigamonti; una partita attesa da quasi due mesi, con il ritiro iniziato a metà luglio proprio per arrivare pronte all’appuntamento europeo sotto l’aspetto fisico. Lisa Alborghetti, centrocampista di quantità e qualità che da otto stagioni veste la maglia biancoblu con cui ha vinto tutto in Italia, ha dovuto affrontare un inizio di stagione in salita per un’intossicazione alimentare che l’ha tenuta ferma quasi un mese prima di poter iniziare a lavorare con la squadra. La fase di recupero ha visto la mediana bruciare le tappe e a poco meno di due settimane dalla partita contro le reds rappresentare un’alternativa importante nelle scelte del tecnico Bertolini.
“Non sono ancora al cento per cento, ma la fase di recupero è ormai terminata ed inizio a non avvertire più la fatica per i carichi di lavoro. – dichiara la vice capitana biancoblu – Tutta la squadra tiene molto all’appuntamento Champions, io a maggior ragione visto che nella passata stagione non ho potuto dare il mio contributo contro l’Olympique Lione per un infortunio alla schiena”.
Quali consapevolezze vi ha lasciato l’amichevole internazionale contro il Twente?
“E’ stato un banco di prova importante, anche per prendere confidenza con il ritmo di gioco internazionale che è totalmente differente rispetto a quello italiano. La vittoria di per se conta poco, molto più importante è stato prendere atto di come siamo riuscite a mantenere alta la concentrazione per tutti i novanta minuti, giocando un calcio propositivo e di alta intensità. Con queste basi possiamo dire la nostra anche in Europa, questa è la consapevolezza che ci ha trasmesso la partita contro le olandesi”.
Che Brescia sarà quello che scenderà in campo contro il Liverpool, rispetto a quello sceso in campo contro l’Olympique Lione un anno fa?
“Un Brescia che non dovrà più pagare dazio a livello emotivo. Nessuna di noi aveva mai giocato la Champions e contro il l’OL a questa tensione si è aggiunta la difficoltà di affrontare una squadra costruita per vincere la competizione. Quest’anno le gambe non tremeranno, siamo cresciute e siamo determinate a scrivere una nuova pagina di storia della società”.
Il Liverpool arriverà a Brescia pochi giorni dopo la fine del proprio campionato, voi al contrario dovrete ancora iniziarlo.
“Questa potrebbe essere la grande incognita della partita: la condizione fisica delle due squadre. Ci sono troppe variabili per poter analizzare la questione, sicuramente loro sono una squadra molto forte, sia tecnicamente che fisicamente, con calciatrici importanti come Fara Williams, e che come tutte le squadre inglesi non smette di correre fino al fischio finale tenendo un’intensità di gioco molto alta. Mancano ancora quasi due settimane alla partita, il clima in squadra è quello giusto, ma per adesso ancora non pensiamo al Liverpool, prima abbiamo la Supercoppa Italiana da conquistare contro il Verona”.