Netta affermazione del Galles, che davanti al pubblico amico di Cardiff e un bagno di folla da Sei Nazioni non ha faticato a sbarazzarsi del povero Uruguay, piegato 54-9. Incapaci di andare in meta e a punti solo col piede di Berchesi, i sudamericani appartengono di sicuro a un livello inferiore ai maestri gallesi, chiamati ora alla super sfida di Twickenham all’Inghilterra sabato sera. Sugli scudi soprattutto Cory Allen, centro classe 1993 dei Blues, autore di 3 mete.
Per quanto riguarda il gruppo B, quasi 30 mila spettatori hanno assistito a Brighton alla sfida tra Samoa e Stati Uniti. Una tale affluenza per una gara tutto sommato di appeal relativo certifica il successo del mondiale come evento e manifestazione, oltre che la bontà nella scelta degli impianti di gioco. Samoa avanti al 20′ con Nanai-Williams, che in scia con le penalità calciate da Tusi Pisi scava un primo solco; USA di nuovo in carreggiata con la marcatura pesante di Wyles poco prima dell’intervallo. Al rientro, isolani ancora a segno con l’esperto flanker dei London Irish Treviranus, anche se Pisi manca la conversione. Altrettanto impreciso AJ MacGinty dopo la meta di Baumann e gara già compromessa: vince il XV di Stephen Betham, ora in testa al raggruppamento alla pari del Giappone. Diventa bella pepata Sudafrica-Samoa di sabato pomeriggio: gli Springboks avranno passato una settimana da incubo dopo l’umiliante ko coi giapponesi e i samoani sentiranno l’odore del sangue.
Di seguito, i risultati della giornata 3 della Rugby World Cup 2015.
Galles-Uruguay 54-9
Samoa-Stati Uniti 25-16
Nuova Zelanda-Argentina 26-16