È un Siniša Mihajlović tranquillo quello che si è presentato oggi in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Palermo: “Un bilancio? Tutti si aspettavano meglio: ma, per quello che si è visto in campo, i punti che abbiamo sono quelli giusti. Tutti potevamo fare meglio, io per primo. Ma con l’Inter abbiamo ritrovato lo spirito giusto e il Milan che ho in testa. Domani giocheranno gli undici del derby: tra noi e l’Inter non ci sono sei punti. Abbiamo tanta voglia di ripetere la prestazione contro l’Inter, metterci molta più rabbia e fare di tutto per vincere. Quando sei al Milan ti aspetti in tutte le partite i tre punti: dobbiamo restare sereni sapendo che giocando da squadra possiamo toglierci le nostre soddisfazioni”.
Il punto debole del Milan sembra essere a centrocampo dove Mihajlović non riesce a trovare i giusti interpetri: “Honda è un professionista serio, si sacrifica in fase di non possesso ed è vero che dovrebbe fare qualcosa di più in fase offensiva ma i colpi ce li ha e deve soltanto sbloccarsi. Per Suso con l’Empoli non è stato facile e poi ricordo che abbiamo ancora Bonaventura. Balotelli? Quando gioca, può essere una soluzione in più. Mario è entrato bene e ha iniziato con il piede giusto, deve farlo ogni volta in cui ha la possibilità di giocare“.
Ultima battuta su Jérémy Ménez: “L’anno scorso è stato uno dei migliori giocatori del Milan e ha fatto un sacco di gol. A me non piace cercare scusanti: siamo questi e lavoriamo con questi giocatori. Quando recupereremo tutti, potremo anche pensare di fare qualcosa di diverso. A noi non manca solo Menez, ma pure Niang, Bertolacci e Antonelli. De Jong alla Medel? Abbiamo tanti difensori centrali, dovrei essere sfortunato per trovarmi in quella situazione. Mancini aveva Ranocchia? Si vede che non lo riteneva all’altezza…“.